paratoio, insieme di Di Francesco Giusto di Incisa (attribuito), Di Filippo Giovanni da Fiesole (attribuito) (sec. XV)
Il mobile, costituito da due fasce di pannelli decorati sovrapposti, è sormontato da una cornice con iscrizione. I nove pannelli della parte superiore sono suddivisi da paraste scanalate e rudentate terminanti con capitelli scolpiti; essi sono decorati a intarsio con motivi floreali ad eccezione dei tre pannelli centrali che recano intarsiati la Crocifissione al centro e ai lati San Pietro e San Girolamo. I sette pannelli della parte inferiore (gli spazi terminali sono occupati uno da una porta e l'altro da una mensola) sono decorati anch'essi ad intarsio con motivi floreali ad eccezione di tre centrali che recano la croce con i simboli del martirio e quelli dell'Eucarestia e che sostengono un piano di appoggio rivestito di cuoio bulinato a disegni geometrici e floreali. Il tutto poggia su una predella il cui bordo è caratterizzato da motivi geometrici. Infine sui due capitelli ai lati del pannello centrale sono raffigurati in uno lo stemma dela famiglia Vibi committente dell'opera (scudo a strisce verticali bianche e azzurro), e nell'altro quello di S. Pietro (tiara e chiavi decussate su fondo rosso)
- OGGETTO paratoio
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MATERIA E TECNICA
legno di noce/ intaglio/ intarsio
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MISURE
Altezza: 235
Larghezza: 900
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ATTRIBUZIONI
Di Francesco Giusto Di Incisa (attribuito)
Di Filippo Giovanni Da Fiesole (attribuito)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Basilica di S. Pietro
- INDIRIZZO Borgo 20 Giugno, Perugia (PG)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il mobile in esame, di squisita fattura, è dovuto all'opera di artisti toscani e marchigiani. E' citato dalle fonti locali a partire dal Siepi (1822) e dal Manari (1865) il quale ne pubblica il documento di pagamento. Gli specchi a tarsia dell'armadio risultano eseguiti a Firenze, con molta probabilità nella bottega dove lavorarono i due intagliatori fiorentini, che li montarono poi in luogo. Il bancone risponde ad una coerenza di equilibrio ed unità stilistica eccezionale. La committenza è della famiglia Vibi di Montevibiano come si ricava dallo stemma su un capitello delle lesene centrali
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico non territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1000042621
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio dell'Umbria
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio e per il patrimonio storico artistico ed etnoantropologico dell'Umbria
- DATA DI COMPILAZIONE 1994
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- ISCRIZIONI in alto - SUPEREST UT EXHORTEMUR OMNES AD SUSCIPIENDAM CUM VERA RELIGIONE SAPIENTIAM CUIUS VIS ET OFFITIUM IN EO VERTITUR UT CONTEMPTIS TERRESTRIBUS ET ABIECTIS - lettere capitali - a incisione - latino
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0