paratoio, insieme di Di Francesco Giusto di Incisa (attribuito), Di Filippo Giovanni da Fiesole (attribuito) (sec. XV)

paratoio, 1472 - 1472

Il mobile, costituito da due fasce di pannelli decorati sovrapposti, è sormontato da una cornice con iscrizione. I nove pannelli della parte superiore sono suddivisi da paraste scanalate e rudentate terminanti con capitelli scolpiti; essi sono decorati a intarsio con motivi floreali ad eccezione dei tre pannelli centrali che recano intarsiati la Crocifissione al centro e ai lati San Pietro e San Girolamo. I sette pannelli della parte inferiore (gli spazi terminali sono occupati uno da una porta e l'altro da una mensola) sono decorati anch'essi ad intarsio con motivi floreali ad eccezione di tre centrali che recano la croce con i simboli del martirio e quelli dell'Eucarestia e che sostengono un piano di appoggio rivestito di cuoio bulinato a disegni geometrici e floreali. Il tutto poggia su una predella il cui bordo è caratterizzato da motivi geometrici. Infine sui due capitelli ai lati del pannello centrale sono raffigurati in uno lo stemma dela famiglia Vibi committente dell'opera (scudo a strisce verticali bianche e azzurro), e nell'altro quello di S. Pietro (tiara e chiavi decussate su fondo rosso)

  • OGGETTO paratoio
  • MATERIA E TECNICA legno di noce/ intaglio/ intarsio
  • MISURE Altezza: 235
    Larghezza: 900
  • ATTRIBUZIONI Di Francesco Giusto Di Incisa (attribuito)
    Di Filippo Giovanni Da Fiesole (attribuito)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Basilica di S. Pietro
  • INDIRIZZO Borgo 20 Giugno, Perugia (PG)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il mobile in esame, di squisita fattura, è dovuto all'opera di artisti toscani e marchigiani. E' citato dalle fonti locali a partire dal Siepi (1822) e dal Manari (1865) il quale ne pubblica il documento di pagamento. Gli specchi a tarsia dell'armadio risultano eseguiti a Firenze, con molta probabilità nella bottega dove lavorarono i due intagliatori fiorentini, che li montarono poi in luogo. Il bancone risponde ad una coerenza di equilibrio ed unità stilistica eccezionale. La committenza è della famiglia Vibi di Montevibiano come si ricava dallo stemma su un capitello delle lesene centrali
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico non territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1000042621
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio dell'Umbria
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio e per il patrimonio storico artistico ed etnoantropologico dell'Umbria
  • DATA DI COMPILAZIONE 1994
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI in alto - SUPEREST UT EXHORTEMUR OMNES AD SUSCIPIENDAM CUM VERA RELIGIONE SAPIENTIAM CUIUS VIS ET OFFITIUM IN EO VERTITUR UT CONTEMPTIS TERRESTRIBUS ET ABIECTIS - lettere capitali -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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