Monumento equestre di Orazio Baglioni

scultura 1630 - 1648

Scultura lignea su base

  • OGGETTO scultura
  • MATERIA E TECNICA legno di cirmolo
    legno di tiglio/ intaglio
    legno di cipresso/ scultura
  • MISURE Profondità: 110 cm
    Altezza: 220 cm
    Larghezza: 77 cm
  • AMBITO CULTURALE Ambito Tedesco
  • ALTRE ATTRIBUZIONI ambito veneziano
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria Nazionale dell'Umbria
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo dei Priori
  • INDIRIZZO Corso Pietro Vannucci, 19, Perugia (PG)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La scultura raffigura Orazio Baglioni, che divenne nel 1617 Soprintendente generale della fanteria dell'armata veneta impegnata contro gli Uscocchi. In quell'anno morì a Gradisca e la Serenissima gli eresse un monumento equestre in bronzo dorato nella chiesa dei Santi Giovanni e Paolo. Successivamente il vescovo Malatesta V, suo fratello, donò a Perugia questa riproduzione in legno, in una data anteriore al 1648, anno della morte del prelato. Quest'oggetto entrò a far parte della collezione della "Raccolta storico-topografica della Città e del Territorio di Perugia" dopo la sua inaugurazione del 28 aprile 1946 ( Bertini Calosso A. 1949, p. 78). Precedentemente, nel 1736, è segnalata nell'"Inventaro delle robbe esistenti in Cancellaria della Illma Città di Perugia, rifatto nell'anno sud° dall'Illmo Magistrato del s° G.re in cui era Capo l'Illmo Sig. Bernardino d.a Penna" come "Una statua à cavallo rappresentante il Sig. Orazio Baglioni, con suo piede stallo, e custodia d'intorno con una grata di filo d'ottone, con sue bandinelle di tela turchina." (AS PG, Comune di Perugia, Inventari dei beni, c. 85). Da qui dovette passare in epoca anteriore al 1886 nei Musei Civici dove è ricordato come "Gruppo di mirabile intaglio in cipresso, rappresentante Orazio Baglioni guerriero perugino al servizio della Republica Veneta (1616). Esso è raffigurato a cavallo in atto di conquidere i suoi nemici. Questo gruppo è il modello della stata equestre in bronzo posta dalla Repubblica di Venezia presso l'altare di S. Pietro m. nella Chiesa di SS. Giovanni e Paolo, dalla stessa Repubblica donato al Vescovo di Pesaro Malatesta Baglioni e da questo alla nostra città. La detta statua fu eretta dai Veneziani nel 1630 ad onore dell'iillustre capitano che morì nel 1617 sotto Gradisca in un fatto d'arme tra i Veneti e gli Austriaci. Il gruppo è posato su base dell'epoca che ha nel prospetto lo stemma ed una iscrizione; il gruppo con la base misurano un'altezza di m. 2,37." L'opera appare lontana dall'ambiente artistico veneziano, mentre sembra più legata a quello fiammingo o tedesco della prima metà del seicento
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico non territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1000017619
  • NUMERO D'INVENTARIO 2886
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Galleria Nazionale dell'Umbria
  • ENTE SCHEDATORE Galleria Nazionale dell'Umbria
  • DATA DI COMPILAZIONE 1988
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
    2012
    2024
  • ISCRIZIONI sulla fronte della base - HORATIO BALEONO PATRIAE AVITAE Q. VIRT.to/ CVLTORI EXIMIO/ MIL. TRIB. ET D VCI/INGENIO MANVQ. STRENVE CERTANTI/ RESP. VENETA OB PRECLARA FACINORA/ AE NEAM STATVAM EXCITAVIT/ ET SIMILEM CVM IVICTO EIVS GLADIO/ MALATESTAE EPIS PISAVR/ GLORIOSVM CHARISS. FRATRIS PIGNVS DEDIT/ QVAM/ S.P.Q.R./ VT CIVIS PRAESTANTISS. AET. UIU. 1630/ COLLOCAVIT/ ANNALI 1630 CAP.191 - capitale - a pennello - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

ALTRE OPERE DELLO STESSO PERIODO - 1630 - 1648

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'

ALTRE OPERE DELLO STESSO AMBITO CULTURALE