San Francesco d'Assisi

dipinto, ca 1400 - ca 1410
Andrea Di Giovanni (orvieto, Notizie Dal 1378 Al 1417)
Orvieto, notizie dal 1378 al 1417

Affresco monocromo staccato e applicato su aerolam

  • OGGETTO dipinto
  • MISURE Altezza: 85 cm
    Spessore: 2,8 cm
    Larghezza: 84,5 cm
  • ATTRIBUZIONI Andrea Di Giovanni (orvieto, Notizie Dal 1378 Al 1417)
  • ALTRE ATTRIBUZIONI Benedetto Di Bindo
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria Nazionale dell'Umbria
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo dei Priori
  • INDIRIZZO Corso Pietro Vannucci, 19, Perugia (PG)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'affresco fu staccato nel 1929-1930 da Colarieti Tosti e Fumi dal chiostro grande di Santa Giuliana. Venne attribuito da Santi (1969, pp. 125-126 con bibliografia precedente) ad un seguace di Lorenzo Monaco attivo tra secondo e terzo decennio del XV secolo, autore anche di una grande lunetta (inv. 49) di stessa provenienza. Una idea più chiara e definita si è potuta ricostruire dopo l'intervento di restauro da parte di Marcello Castrichini (1989-2004) e gli studi di Lunghi: questi sospta l'asse culturale dei dipinti superstiti dal fiorentino al senese, riconoscendovi la mano del pittore senese Benedetto di Bindo (attivo a Perugia dal 1415 al 1417) e, parimenti, la pertinenza del dipinto di questa scheda al più ampio ciclo con episodi tratti dalla vita di San Benedetto da Norcia, legandolo quindi ai resti dell'insieme dipinto ancora in situ. La proposta di Lunghi è stata accettata da Garibaldi (2015, pp. 313-315, con bibliografia precedente) che però ha precisato il soggetto del frammento inv. 927 in quello noto come "il segno della Croce" in cui San Benedetto da Norcia viene fatto oggetto di una pressante richiesta da parte di un gruppo di monaci di divenire loro superiore. Nel catalogo della mostra Altra Galleria (2022, pp. 44-66, con bibliografia precedente) Picchiarelli riconduce il frammento alla produzione del pittore orvietano Andrea di Giovanni (notizie dal 1378 al 1417 che sarebbe succeduto a Cola Petruccioli, del quale fu emulo e probabilmente socio) e ricostruisce l'intero programma iconografico dei dipinti delle campate del chiostro (dipinte ciascuna su due registri) delle quali ha evidenziato anche la singolare e rara disposizione, non più apprezzabile pienamente, "ad andamento incrociato" in cui "le tonalità rossastre dell'ocra in terra d'ombra e quelle più fredde del grigio in terra nera o verde" davano "luogo a uno straordinario effetto a scacchiera arricchito da brillanti lumeggiature in bianco di calce" che evidenziavano rispettivamente le scene con le Storie di Cristo nelle lunette e quelle benedettine (tratte dalla Vita Sancti Benedicti narrata da san Gregorio Magno nel Libro II dei Dialoghi) nei riquadri in basso (Picchiarelli, 2022, pp. 48, 51). Al principio del ciclo cristologico stavano altre due opere ora in Galleria Nazionale dell'Umbria, inv. 49)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1000017131
  • NUMERO D'INVENTARIO 927
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Galleria Nazionale dell'Umbria
  • ENTE SCHEDATORE Galleria Nazionale dell'Umbria
  • DATA DI COMPILAZIONE 1996
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
    2023
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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