supplizio di frà Giovanni Savonarola
dipinto,
ca 1495 - ca 1499
Dipinto rettangolare
- OGGETTO dipinto
- AMBITO CULTURALE Ambito Fiorentino
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria Nazionale dell'Umbria
- LOCALIZZAZIONE Palazzo dei Priori
- INDIRIZZO Corso Pietro Vannucci, 19, Perugia (PG)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L'opera si trovava nel convento di San Domenico e passò in Galleria in seguito alle demaniazioni del 1863. G. Frizzoni (1880, p.458) ricorda che il dipinto era considerato una copia di uno di Mariotto Albertinelli, collocato al Museo di San Marco a Firenze. Frizzoni reputa il dipinto di Firenze copia di questo, ma non lo ritiene opera dell'Albertinelli. G. Urbini (190 6, p.308) non considera il dipinto di Perugia una copia di quello di Firenze, che sembrerebbe invece posteriore. Potrebbe comunque essere attribuito ad una artista fiorentino della fine del secolo XV, in quanto davanti a Palazzo Vecchio si scorge il gruppo della Giuditta, lì posto nel 1495. G. Cecchini (1932, p. 221) considera il quadro di Perugia una copia di quello dell'Albertinelli. Nel recente (2022) catalogo della mostra "L'altra Galleria", tenutasi nel 2018, Fattorini ritiene la tela perugina non lontano, nei tempi dell'esecuzione, dalla tradizione delle raffigurazioni delle vedute prospettiche aperte d Brunelleschi e perfezionate, alla fine del secolo XV, da Ghirlandaio. Lo studioso sottolinea il legame della scena rappresentata con la visione, miracolosa, della morte di Savonarola, avuta dalla beata Colomba da Rieti, avuta durante la messa nella chiesa di San Domenico. Il dipinto però risulta (Delogu, 2022, p. 596, nota 65) essere stato donato al Municipio nel 1871 da Antonio Stratorelli, frate domenicano. La donazione risulta da una lettera in ASP, ASCP, Amministrativo, 1871-1953, b. 3, anno 1871 "[…] Al punto della partenza dei Domenicani da cotesta Città gli oggetti della Camera da me abitata nel soppresso Convento di S. Domenico sono stati depositati presso diverse persone, ed il quadro rappresentante la fine tragica del Savonarola fu depositato presso il Sigr Antonio Calderoni, ed io mi sono inteso ispirato a depositarlo nella Pinacoteca di cotesto Municipio con preghiera di accettarlo in attestato di mia riconoscenza a tante attenzioni a me usate. Dal dare altre disposizioni ho comunicato anche questo al Sigr Calderoni, e che richiedendolo la S.V. glielo rimetta sicché se alla lodata S.V. non dispiaccia il mio divisamento, e si compiaccia accettarne il dono sia compiacente ordinarne il ritiro. Pregandola con suo comodo di due righe del rispettato.... Datata 3 aprile 1871 Dev.mo obb.mo Servitore Stratorelli Frate Antonio Pio."
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1000016253
- NUMERO D'INVENTARIO 187
- ENTE SCHEDATORE Galleria Nazionale dell'Umbria
- DATA DI COMPILAZIONE 1989
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
2016
2023
- ISCRIZIONI in alto su un cartiglio - ECCE. QUOMODO. MORITUR. IUSTUS./ ET. VIRI. SANCTI. DE TERRA. TOLLUNTUR - a pennello - latino
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0