Dio Padre

dipinto, ca 1466 - ca 1466

La tavola a forma di lunetta conserva la cornice originaria ottenuta mediante segmenti dorati di cornice rettilinea

  • OGGETTO dipinto
  • MISURE Altezza: 72 cm
    Larghezza: 216 cm
    Spessore: 16,2 cm
  • ATTRIBUZIONI Maestro Della Pietà Di San Costanzo (attribuito)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria Nazionale dell'Umbria
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo dei Priori
  • INDIRIZZO Corso Pietro Vannucci, 19, Perugia (PG)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La lunetta è stata posta in relazione con la Madonna tra angeli e santi (inv. 158) di Benedetto Bonfigli conservata in Galleria, di cui avrebbe dovuto costituire la terminazione (Santi, 1985, pp. 52-53 con bibliografia precedente). La dettagliata descrizione di questa pala nell'inventario della fraternita dei Santi Francesco, Girolamo e Bernardino consente, tuttavia, di confutare quest'ipotesi (Mercurelli Salari, 1996, p. 148). Santi (1985, pp. 52-53) propone di individuarvi la collaborazione tra Bonfigli (angeli) e Caporali (serafini, Eterno), Todini (1989, I, p. 43, 51) l'attribuisce al solo Caporali pur raccordandola alla pala di Bonfigli, Mancini (1992, p. 146 ) ne propone l'ascrizione ad un seguace di Bartolomeo Caporali. Mazzalupi, nella pubblicazione seguita alla mostra Altra Galleria (2018-2019 ma catalogo 2022, pp. 256-253) l'assegna sulla scorta di Todini (1989) al Maestro della Pietà di San Costanzo, un seguace di Benedetto Bonfigli e ne sostiene una possibile appartenenza al complesso, scomposto, della cappella del Gonfalone della chiesa perugina di San Francesco in Prato. La lunetta avrebbe infatti fatto da coronamento all'insieme costituito dalle quattro tavolette (invv. 165, 167, 171, 172 ma forse, considerandone due smarrite, stando alla ricostruzione di Adamo Rossi, 1879: "Angeli con panieri di rose, in sei tavolette"); la tavola costituente il celetto della nicchia con la Colomba dello Spirito Santo (inv. 173) e il Gonfalone del 1464 ora nell'Oratorio di San Bernardino a Perugia. Lo studioso propone per la lunetta una datazione attorno al 1466, anno in cui "la confraternita di Santa Maria della Pace, sorta con ogni evidenza dalla devozione verso il nuovo gonfalone, chiese una sovvenzione per le spese di decorazione della cappella in San Francesco al Prato, costruita nel frattempo ma bisognosa di decorazioni e di un tabernacolo."
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1000016224
  • NUMERO D'INVENTARIO 159
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Galleria Nazionale dell'Umbria
  • ENTE SCHEDATORE Galleria Nazionale dell'Umbria
  • DATA DI COMPILAZIONE 1996
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
    2023
  • ISCRIZIONI nell'aureola dell'Eterno - MUNDI PRINCIPIU(M) ET FINIS TOTIUS - lettere capitali - a pennello - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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