Trittico del Farneto. Madonna con Bambino e due angeli, S. Francesco d'Assisi e S. Antonio Abate
trittico
ca 1425 - ca 1425
Maestro Del Trittico Del Farneto (attivo Perugia, Sec. Xv)
attivo Perugia, sec. XV
Trittico composto da tre tavole cuspidate, con la centrale di dimensioni maggiori, privo di cornice originaria
- OGGETTO trittico
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MATERIA E TECNICA
tavola/ pittura a tempera
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MISURE
Altezza: 129,5 cm
Larghezza: 163 cm
Spessore: 4 cm
Peso: 29 kg
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ATTRIBUZIONI
Maestro Del Trittico Del Farneto (attivo Perugia, Sec. Xv)
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ALTRE ATTRIBUZIONI
Pellegrino Di Giovanni
Lello Da Velletri
Pietro Di Domenico Da Montepulciano
Baldassarre Mattioli
Maestro Di Palazzo Trinci
Policleto Di Cola
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria Nazionale dell'Umbria
- LOCALIZZAZIONE Palazzo dei Priori
- INDIRIZZO Corso Pietro Vannucci, 19, Perugia (PG)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il trittico è entrato in Pinacoteca nel 1867. L’attribuzione dell’opera varia da Pietro di Domenico da Montepulciano ad Antonio Alberti da Ferrara, da Lello da Velletri a Baldassarre Mattioli fino ad arrivare alla prima produzione pittorica di Pellegrino di Giovanni (vedi Garibaldi 2015, p. 313). Il trittico presenta un chiarop ricordo dello stile che Gentile e i suoi collaboratori misero in opera nel ciclo folignate di Palazzo Trinci commissionato da Ugolino III (Zappasodi 2020, p. 46). IN particolare, in quel contesto, si segnala la Grammatica da cui il dipinto perugino trae il modo di raffigurare le lunghe ciglia dei personaggi o ancora nella verzura e nel cartiglio del pannello centrale, che sembrano estrapolati dal fregio decorativo della Sala delle Arti Liberali (Zappasodi 2019, p. 23). Lunghi ha avvicinato al trittico una Crocifissione in San Benedetto dei Condotti e la tavola raffigurante l’Agnello mistico e la Madonna dei Raccomandati della Galleria Nazionale dell’Umbria (inv. 135) ascrivendo l’intero gruppo alla mano di Policleto di Cola Petruccioli, attivo nella città di Perugia nella prima metà del Quattrocento (Garibaldi 2015, p. 313). Lo stesso corpus di opere è stato composto recentemente anche da Zappasodi che però, evidenziando lo stretto influsso di Gentile da Fabriano e rimarcandone l’elaborazione in chiave “tardogotica umbratile”, lo assegna al pittore perugino identificato a oggi con lo pseudonimo di Maestro del Trittico del Farneto
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1000016142-0
- NUMERO D'INVENTARIO 84, 86, 87
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Galleria Nazionale dell'Umbria
- ENTE SCHEDATORE Galleria Nazionale dell'Umbria
- DATA DI COMPILAZIONE 1996
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
2022
- ISCRIZIONI tavola di Sant'Antonio Abate, libro - IDETE FRA/TRES UT / COR VESTRUM / ET COGITATIO VESTRA / NON VACET IN VANUM / ET NE SEDUCAT VOS / HUIUS SECULI CUPIDITAS / SECUNDUM VOLUNTATEM DEY / ET NOTRAS EXO/RTATIONES PER OMNIA / CUSTODITE / FILII MEY VOCAVIT / NOS DEUS IN OR/DINE MONACORUM / ET SACERDOTIUM SED IN / VIDEANUS UT NON SIT - caratteri gotici - a pennello - latino
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