Clio

dipinto, 1500 - 1549

Personaggi: Clio. Animali: cigno bianco

  • OGGETTO dipinto
  • MISURE Altezza: 80
    Larghezza: 50
  • ATTRIBUZIONI Filotesio Nicola Detto Cola Dell'amatrice (attribuito)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Pinacoteca Comunale
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Vitelli alla Cannoniera
  • INDIRIZZO Città di Castello, 06012 ( PG), Città di Castello (PG)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE per quanto riguarda l'attribuzione delle decorazioni, varie sono le ipotesi fatte. Il Mancini ( 1832, p. 254), il Magherini Graziani( 1897, p. 96) ed il Corbucci ( 1931, p. 11) ritengono che le operesiano di battista Tifernate su disegno del Vasari, aiutato in questo lavoro dal Gherardi. Anche il Ronen ( 1975, p. 69), contrariamente a tutti colori che accettano la successiva ipotesi avanzata dal Venturi( 1932, p. 622), secondo la quale l'autore dell'affresco è da identificarsi in Cristoforo Gherardi, afferma che è impossibile attribuire al Gherardi un'operea di un'artista umbro prima maniera. Piuttosto che l'opera di un giovane pittore queste opere appaiano di un artista esperto, probabilmente molto più vecchio edl Gherardi, che crebbe in un'ambiente artistico dove lo stile umbro era già portato come materia di insegnamento. Da ciò possiamo dedurre, per esclusione, l'attribuzione di questi affreschi al pittore Battista da Città di Castello, come asserisce anche il Mancini. Il Ronen analizzando l'iconografia tradizionale identifica nelle figure femminili dell'affresco le nove Muse che con Apollo compaiono frequentemente nei cicli pittorici delal fine del '400 e primo '500, periodo in cui si assiste ad un ritorno al paganesimo nell'arte italiana.Secondo il Ronen nell'affresco di Palazzo Vitelli le Muse raffigurate richiamano nella loro iconografia i " Tarocchi del Mantegna" serie di cinquanta incisioni, pubblicata nel Nord-Italia intorno agli anni 1460-65 in cui la prima volta compaiono Apollo e le muse.Secondo il Ronen( 1975, p. 67) la ragione per la quale fu scelta Clio, piuttosto che le altre Muse, per la collocazione d'onore, cioè nell'asse centrale della volta fu probabilmente perchè il suo attributo è il cigno una delle " imprese" della famiglia Rossi, in molti trattati Clio è parallela al pianeta luna, la cui simbolica rappresentazione, la mezza luna, fa parte dello stemma dei Vitelli. Nell'affresco della volta, nella nudità di alcune figure, si può rilevare un tipico carattere della sensualità alto-rinascimantale, benchè sembrino molto più timide e caste se confrontate con altre rappresentazioni degli stessi soggetti nel Cinquecento. La figura di Clio, posta di spalle permette all'artista di realizzare uno schema compositivo originale ed una accentuata ricerca anatomica
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1000011957
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio dell'Umbria
  • ENTE SCHEDATORE Regione Umbria
  • DATA DI COMPILAZIONE 1981
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 1984
    2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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