calco, opera isolata - bottega napoletana (sec. XIX, sec. XIX)

calco, 1850 - 1877

Formella rettangolare a bassorilievo definita da una cornice a perle e palmette. Al centro, entro fronte di tempietto, un Santo Monaco, circondato da grottesche e putti

  • OGGETTO calco
  • MATERIA E TECNICA gesso/ calco
  • MISURE Altezza: 84
    Spessore: 7
    Larghezza: 57
  • AMBITO CULTURALE Bottega Napoletana
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Accademia di Belle Arti di Perugia "Pietro Vannucci"
  • LOCALIZZAZIONE Convento di S. Francesco al Prato
  • INDIRIZZO Piazza S. Francesco, Perugia (PG)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il monaco effigiato potrebbe essere S.Benedetto, legislatore del Monachesimo cristiano, in parallelo con Mosè, legislatore dell'Antico Testamento, si tenga presente che il Monastero dei SS.Severino e Sossio di Napoli era benedettino. Infatti il calco è tratto da una formella originale lignea decorante il coro della chiesa dei SS.Severino e Sossio di Napoli, eseguito dagli intagliatori Bartolomeo Chiarini e Benvenuto Tortelli fra il 1560 e il 1573, raffig.un monaco,collocata sullo schienale di uno stallo (U.Thieme-F.Becher, vol.VI,1912,pp.486-487; vol.XXXIII, 1939, p.310). La" società Conservatrice dei tre Cori monumentali delle chiese di SS.Severino e Sossio di Napoli, diS.Pietro e di Sant'Agostino di Perugia", aveva depositato presso l'Accademia di Belle Arti di Perugia venti calchi in gesso (undici tratti dal coro napoletano,cinque da quello di S.Pietro e quattro dal coro di S.Agostino) e l'Accademia nel 1877 ne proponeva l'aquisto per favorire i suoi allievi nello studio dell'ornato (A.A.B.A.P.,VII 1820,fasc.35 c.n.n. e c.n.12) cosa che avvenne nel 1880 da parte del conte Reginaldo Ansidei, pittore e Direttore della Accademia dal 1857 al 1861 e dal 1870 al 1881 (G.Cecchini,1954,p.196). Questi li donò all'Accademia (A.A.B.A.P.,libro dei Donativi,n.4732;idem tit.XV,1820-1880,fasc."Posizione dal 1871 al 1880"). Attualmente nella Gipsoteca sono conservati soltanto due calchi; si presume che gli altri si siano rovinati e quindi siano andati perduti considerando la funzione didattica che i calchi hanno avuto per gli allievi dell'Accademia. Risulta essere particolarmente difficile la formatura sul legno e quindi difficile precisare se a "tassello di creta" o a "tassello di gesso".Quanto alla tecnica è da osservare che venne impiegata quella in uso nel periodo settecentesco,lo testimonia la presenza dell'armatura in canna.In basso a destra compare il n.74,riferentesi ad una numerazione non identificata
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico non territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1000007356
  • NUMERO D'INVENTARIO S 38 n. 1541
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio dell'Umbria
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio e per il patrimonio storico artistico ed etnoantropologico dell'Umbria
  • DATA DI COMPILAZIONE 1980
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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