dipinto, elemento d'insieme - ambito umbro (prima metà sec. XV)

dipinto, 1400 - 1449

La Vergine, seduta in trono indossa un busto rosso e manto azzurro; cinge col braccio sinistro il Bambino poppante che porta una tunica color giallo chiaro e tiene con la destra un cartiglio. Sulle fiancate del dorsale de l trono due angioletti con vesti verde chiaro. Sulla destra, in piedi, S. Francesco in atto di saluto; più in basso inginocchiato e adorante un seco ndo frate

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA intonaco/ pittura a fresco
  • AMBITO CULTURALE Ambito Umbro
  • LOCALIZZAZIONE Stroncone (TR)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Opera dalla controversa datazione, il dipinto viene giudicato dal Guardaba ssi (1872, p. 130) appartenente alla scuola umbra del XV sec. Nel manoscri tto di T. Costanzi, l'autore asserisce che la figura della Vergine si repu tava ai suoi tempi essere quella già adorata da San Francesco e: "... che il ritratto del Santo fu collocato dopo la sua morte". Il Lanzi (1907, pp . 13-19) lo pone poco dopo il 1250 ed afferma: "il segno della figura è co sì vivo e così vero che non è lecito giudicarlo opera condotta addirittura a manera". A confermare ancora di più la sua convinzione sulla data del d ipinto, il Lanzi si rifà alla descrizione fisica che Tommaso da Celano fec e del Santo, giudicando il ritratto troppo aderente a quella per considera rlo più tardo; inoltre perchè l'abito di S. Francesco è della foggia più a ntica, cioè prima della modificazione introdotta da S. Bonaventura ed infi ne perchè nella bolla papale del 5 giugno 1291: "...Nicolò IV aveva già la rgito altri privilegi al culto di quella maestà". M. Mazzara (1916) confut a duramente le affermazioni dei tre studiosi, asserendo che:"...si fa un s trna confusione di dipinti, di pittori e di date"e giufdica l'affresco non : " ...un dipinto duecentesco , ma opera di uno squisito maestro che possi ede la mistica maniera dei pittori toscani del Trecento". Per quanto rigua rda l'ubicazione originaria dell'affresco, in un manoscritto anonimo (s.d. , p. 44 e 50) si dice che prima del 1550 il dipinto si trovava sopra un al tare a destra dell'ingresso; aggiunta alla chiesa la navata laterale destr a, esso fu traslato ove oggi si vede, e danneggiato per l'imperizia dell' artefice Giacomo da Collepiscioli, che gustò il millesimo e le pitture che erano intorno
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1000004882-1
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio dell'Umbria
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio e per il patrimonio storico artistico ed etnoantropologico dell'Umbria
  • DATA DI COMPILAZIONE 1980
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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