L'altare privo di mensa si compone di basamento, predella, paraste dorate e intagliate a catena di corolle. Due agili capitelli, con il giglio scolpito sorreggono la trabeazione. Nell'altare si succedono a ritmi alternati dorature e policromie

  • OGGETTO altare
  • AMBITO CULTURALE Manifattura Umbra
  • LOCALIZZAZIONE Poggiodomo (PG)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Questo altare, come quasi tutti gli arredi esistenti in S. Bartolomeo, furono comperati da Don Mattia Amadio (Biselli di Norcia 1674- Mucciafora 1763), morto in odore di santità. Don Mattia fu oltre che un mistico trascinatore, un valente predicatore, un fervidi missionario, anche un acuto conoscitore dei fatti d'arte, come dimostra la grazia con la quale ha lasciato, per la verità a successori poco accorti, la chiesa ricca di arredi, di quadri, del soffitto, degli altari. La sua attenzione per la chiesetta di S. Bartolomeo fu così particolare, così insolita per zone come queste, che un ignoto poeta o una vecchia cieca, come vuole la tradizione, gli dedicò questi versi: O Don Mattia che sii benedetto/ Piedi alla chiesa stai in sepoltura/ Vi fate calpestar senza rispetto/ perchè del corpo non avei premura/ L'anima a Dio ch'esa il tuo diletto/Del corpo non avei fastidio alcuno/ Adesso sta a goder con allegria/ Lassù nel cielo con Gesù e Maria/ Tu per amor del nostro redentore/ Ogni giorno il tuo corpo battevi//la chiesa la tenevi come un fiore/ Quel che ci abbisognava ci facevi/ Di pianete, di quadri, di pitture: l'ornasti ben epur la mantenevi/ il pane solo era il tuo mangiare/ Purchè la chiesa potessi adornare/ Se in chiesa qui ci vien qualche persona/ Sente l'odore candido e soave/che su ne vien da tua sepoltura/ Accio ch'ogni cristiano dee imparare/ Ad onorare il tuo nome Mattio/Perchè sei stato un gran servo di Dio. La vita e l'opera di Don Mattia Amadio venne narrata dallo Spagocci nel manoscritto "Bravia narratio" del 1763. IL corpo di Don Mattia venne sepolto nella chiesa di S. Bartolomeo, la cassa funebre in noce fu inserita in una sorta di sarcofago di terracotta dove fu incisa la seguente iscrizione: IN MEMORIA AETRNA ERIT IUSTUS-HIC LAVEC REV. MATHIAS AMADIO-NATUS BISELLI CASTRO NURSIAE- PARROCHUS CASTRI MUCCIAFORAE- OBIT XII SEPT. MDCCLXIII ANNORUM LXXXVIII-(secondo quanto riporta lo Spagocci). Sulla pietra tombale, all'ingresso della chiesa la seguente iscrizione: QUI GIACE DON MATTIA AMADIO- CHE NON AMO' ABBASTANZA IDDIO- CALPESTATE LE SUE OSSA- MA PREGATE PER LUI. L'estensore di queste schede ha rinvenuto di recente presso un archivio privato, un ricchissimo carteggio di DON mattia Amadio, costituito da oltre cinquanta lettere inviate al nobile Franceschini di Cascia, di cui si sta facendo un attento spoglio
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1000004770-0
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio e per il patrimonio storico artistico ed etnoantropologico dell'Umbria
  • DATA DI COMPILAZIONE 1990
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2009
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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