dipinto di Maestro della Cappella Bracciolini (primo quarto XIV-XV)
dipinto
ca 1400 - ca 1410
Maestro Della Cappella Bracciolini (attivo 1380-1426 Ca)
attivo 1380-1426 ca
tavola composta da due assi di legno consolidate da quattro code di rondine; cornice cuspidata e modanata con foglie di acanto intagliate a rilievo su un fondo blu, all'interno dentellata e con archetti trilobati. Zoccolo frontale con stemmi laterali: quello di sinistra imita l'arme della famiglia Peruzzi, quello di destra una croce con terminazioni trilobate. Sul retro: un cartellino che testimonia il passaggio sul mercato antiquario londinese
- OGGETTO dipinto
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MATERIA E TECNICA
tavola/ doratura
tavola/ pittura a tempera
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ATTRIBUZIONI
Maestro Della Cappella Bracciolini (attivo 1380-1426 Ca)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria dell'Accademia di Firenze
- LOCALIZZAZIONE Monastero di S. Niccolò di Cafaggio (ex)
- INDIRIZZO Via Ricasoli, 58/60, Firenze (FI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto, attribuito al Maestro della Cappella Bracciolini da Linda Pisani nel 2002 (PISANI, 2002; CHIOSTRINI, 2020), è stato acquisito dalla Galleria dell’Accademia dopo diverse vicende: sebbene non sia ancora stata rintracciata l’origine della committenza di questa anconetta, si ipotizza una probabile destinazione privata per le dimensioni modeste (DE BENEDICTIS, 2022). Alla studiosa Linda Pisani si deve anche l’individuazione dell’opera nella collezione del senatore palermitano, il barone Gabriele Chiaramonte Bordonaro, che l’avrebbe ospitata fino alla suddivisione e conseguente alienazione dell’intera collezione da parte degli eredi, avvenuta tra il 1950 e il 1982; l’ipotesi della presenza del dipinto nella collezione palermitana non sembra però essere suffragata con testimonianze certe. L’opera venne in seguito rintracciata sul mercato antiquario londinese, tornò a Firenze intorno al 2003 in una collezione privata, dalla quale venne presto rubata, per essere poi ritrovata in Svizzera dal Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale nel 2017; l’anno seguente venne assegnata alla Galleria fiorentina. Il dipinto viene datato agli anni centrali del primo decennio del Quattrocento da Alice Chiostrini (CHIOSTRINI, 2020); Andrea De Marchi associa il dipinto fiorentino a quello conservato al Denver Art Museum (n. 1947.29) (CHIOSTRINI, 2020), di dimensioni leggermente più piccole ma simile nella composizione iconografica che comprende la Vergine e il Bambino e quattro santi, rappresentati in entrambi i casi in proporzione ridotta rispetto ai protagonisti centrali. I quattro personaggi sono stati ipoteticamente identificati come, da sinistra: Santa Celestina martire, San Pietro e San Giovanni Evangelista inginocchiati al centro, e il Vescovo San Zeno sulla destra (DE BENEDICTIS, 2022)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0901402447
- NUMERO D'INVENTARIO 10757
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Galleria dell'Accademia di Firenze
- ENTE SCHEDATORE Galleria dell'Accademia di Firenze
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0