Santa Margherita d'Antiochia. santa Margherita d'Antiochia

scultura miniaturistica

Scultura, intagliata a tutto tondo, raffigurante Santa Margherita che fuoriesce dal drago

  • OGGETTO scultura miniaturistica
  • MATERIA E TECNICA avorio/ intaglio/ pittura
  • AMBITO CULTURALE Ambito Parigino
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Musei del Bargello - Museo Nazionale del Bargello
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo del Bargello
  • INDIRIZZO Via del Proconsolo 4, Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La scultura raffigura, secondo quanto descritto nella Legenda aurea, santa Margherita che fuoriesce vittoriosa dal drago, modellato sotto forma di mostro bipede con lunga coda e orecchie appuntite, dalle cui fauci spuntano lembi della veste della santa. In origine provvista di corona, la statuetta doveva essere una figura autonoma. Si tratta di un'iconografia che godette di un discreto successo nei manufatti trecenteschi, quali placchette, dittici e cofanetti (cfr. Chiesi in Ciseri 2018, p. 233). Ricordata nell'Inventario solenne della collezione Carrand, l'opera, che venne identificata dubitativamente come santa Cecilia da Supino (1898), non è stata inserita nel catalogo di Koechlin. Egli invece comprendeva una figura analoga, trecentesca, del British Museum (inv. 1858, 0428.1), che mostra tangenze nella posa con quella in esame. Tuttavia la santa di Londra è alta il doppio e conserva la policromia, che, seppure ridipinta, sembra seguire le tracce di quella originale. Datate al secondo quarto del XIV secolo, le due statuette mostrano inoltre caratteristiche stilistiche divergenti: la santa Margherita del Bargello non è longilinea ed elegante come quella del British Museum, ma mostra "un intaglio semplificato, con economia di dettagli e e forme tornite" (Ivi, p. 232). I caratteri fisionomici dell'opera Carrand, quali il "volto morbido e pingue, con robuste narici", gli occhi a mandorla, il doppio mento e le fossette ai lati delle labbra, hanno suggerito la critica di confrontarla con alcune sculture monumentali parigine del secondo quarto-metà del Trecento, come la Madonna del Metropolitan Museum of Art (inv. 17.190.721) o quella della collezione Brino de Laroussilhe a Parigi (Ivi, p. 232). Gli studi hanno indagato la funzione delle sculture a sé stanti di santa Margherita - di cui una è attestata anche nell'inventario di Carlo V di Francia (1379-1380)- , che sono da collegarsi alla diffusione del suo culto. Santa Margherita era considerata protettrice delle partorienti (cfr. Réau 1955-1959). Sono noti rituali per invocare la protezione della santa incentrati sul contatto fisico con la raffigurazione della santa o con la sua reliquia. Questi rituali spiegherebbero l'uso devozionale di queste figure-amuleto e, al contempo, la frequente consunzione dei rilievi, come nel caso della scultura in esame
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0901395395
  • NUMERO D'INVENTARIO Collezione Carrand 94
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA I Musei del Bargello - Museo Nazionale del Bargello
  • ENTE SCHEDATORE I Musei del Bargello - Museo Nazionale del Bargello
  • DATA DI COMPILAZIONE 2022
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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