placchetta, coppia - Germania (Lotaringia) (XII sec, XII sec)
placchetta
ca 1100 - ca 1100
Placche quadrilobate, formate da un riquadro centrale circondato da quattro lobi, tutti delimitati da nastri perlati
- OGGETTO placchetta
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MATERIA E TECNICA
avorio/ incisione/ intaglio
- AMBITO CULTURALE Germania (lotaringia)
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ALTRE ATTRIBUZIONI
Bottega Belga O Renana
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Musei del Bargello - Museo Nazionale del Bargello
- LOCALIZZAZIONE Palazzo del Bargello
- INDIRIZZO Via del Proconsolo 4, Firenze (FI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Opere caratterizzate da un intaglio profondo, con elementi completamente o in parte staccati dal fondo, e dalla fattura nitida e precisa. Si ignora l'origine delle due placche, caratterizzate da una forma più frequente nelle opere di oreficeria smaltata, che negli avori. Sia per la sagoma che per l'iconografia, esse sono state messe in relazione con la Croce Gyldensteen (Inghilterra, inizio del XII secolo; Limerick, Hunt Museum), che presenta da un lato Cristo crocifisso e dall'altro l'Agnus Dei, entro un quadrilobo centrale attorniato dai simboli degli evangelisti. Altri confronti si possono instaurare con il frammento di croce polilobata del Metropolitan Museum di New York (inv. 17.190.217); e con un quadrilobo con i simboli degli evangelisti che circondano Cristo in trono, attribuito al XII secolo, già in collezione Chalandon. Le placchette, attribuite da Goldschmidt (1918) a una bottega belga o renana attiva intono all'anno 1100, -vicina a quella da cui proviene la placchetta con le Pie donne al Sepolcro (inv. 35 Carrand, NCTN 0901395347)-, sono state piuttosto accostate da Gaborit-Chopin (su comunicazione scritta di Williamson, 2016) alla Natività del Bayerisches Nationalmuseum di Monaco (inv. 163; come "belgisch-rheinish" 1100 circa) per i nastri perlati che sottolineano la composizione, la profondità dell'intaglio e le analogie tra la figura di san Giuseppe e quelle degli evangelisti (cfr. in Ciseri 2018, p. 133). Gli evangelisti sono stati avvicinati, inoltre, alle placchette con i santi Marco e Giovanni del Hessisches Landesmuseum di Darmstadt (Kg 54:222a, b), assegnate da Goldschmidt alla Germania del Sud o Renania (XI-XII secolo) e da Jülich (2007) alla Lotaringia della seconda metà dell'XI secolo. Sulla scorta delle analogie con la Natività di Monaco e di Darmstadt, Gaborit-Chopin ha recentemente proposto una datazione per le placche alla seconda metà dell'XI secolo o intorno all'anno 1100, o leggermente più avanzata, e a un'attribuzione alla regioni della Mosa e della Renania, anche se le opere Carrand mostrano lievi differenze stilistiche, come i volumi accentuati, i panneggi fluidi, l'impianto compositivo monumentale e una grande attenzione per i particolari, come il trattamento del vello dell'agnello. Quanto alla loro funzione, essa rimane incerta: non vi sono tracce di montature metalliche e potrebbero essere state usate per decorare piatti di legatura o una croce o due facce di un reliquiario. Si registra che per l'ottimo stato di conservazione, l'assenza di tracce di consunzione, di incollaggio e di ossidazione, nonché per certi aspetti stilistici, la critica ha suscitato dubbi sull’autenticità dei due avori (Graeven 1900, cit. in Gaborit-Chopin in Ciseri 2018, p. 134)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0901395385-0
- NUMERO D'INVENTARIO Collezione Carrand 75, 76
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA I Musei del Bargello - Museo Nazionale del Bargello
- ENTE SCHEDATORE I Musei del Bargello - Museo Nazionale del Bargello
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0