Deposizione di Cristo dalla croce
stampa controfondata smarginata di interpretazione,
Ugo Da Carpi (1480 Ca./ 1532)
1480 ca./ 1532
Raffaello (1483/ 1520)
1483/ 1520
Personaggi: Cristo; Madonna; Nicodemo; Giuseppe di Arimatea; San Giovanni Evangelista. Figure: uomini; donne. Oggetti: croce; scale. Paesaggio
- OGGETTO stampa controfondata smarginata di interpretazione
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MATERIA E TECNICA
carta/ xilografia
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ATTRIBUZIONI
Ugo Da Carpi (1480 Ca./ 1532): incisore
Raffaello (1483/ 1520): inventore
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Gallerie degli Uffizi - Gabinetto dei disegni e delle stampe
- LOCALIZZAZIONE Palazzo degli Uffizi
- INDIRIZZO Piazzale degli Uffizi, s.n.c, Firenze (FI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La stampa contiene la scena della Deposizione di Cristo che mostra Nicodemo, Giuseppe d’Arimatea e altri due personaggi nell’atto di staccare il corpo di Gesù dalla croce, ai cui piedi due donne assistono la Vergine e una terza prega con le mani giunte. Eseguita con la tecnica del chiaroscuro, la xilografia presenta tre matrici stampate in due sfumature di verde e nero. Dei due stati identificati nella più recente bibliografia (Takahatake 2018, pp. 83-85), l’esemplare degli Uffizi rappresenta il secondo, caratterizzato dall’aggiunta della iscrizione “RAPHAEL VRBINAS +” nella matrice di tono più chiaro sul bordo inferiore, qui solo parzialmente leggibile a causa di una lacuna. Delle altre iscrizioni “INRI”su cartiglio della croce risulta visibile mentre impercettibile è la firma “UGO/ DA/CAR/PI”, posta in basso a destra su una tavoletta. Nella Vita di Marcantonio Raimondi, il quale ha tratto dalla composizione una incisione a bulino, Vasari (Bettarini-Barocchi 1568, V, p. 15) menziona il chiaroscuro attribuendolo a Ugo da Carpi e pare suggerire una datazione al 1518 poiché lo cita subito dopo l’Enea e Anchise. La critica ha ipotizzato che le interpretazioni a stampa derivino da un perduto modello di Raffaello, oppure che si siano ispirate ad alcune sue precedenti elaborazioni grafiche sul tema come lo Studio per una deposizione all’Albertina (Inv. 245v) dove si vede una simile posa delle braccia di Cristo. Un altro punto su cui la storiografia si è interrogata è la relazione tra le versioni di Ugo da Carpi e di Marcantonio Raimondi: se in passato si riteneva che il chiaroscuro derivasse dal bulino, il rapporto è stato invertito (Gnann 1999, p. 172) o si è presupposto un modello unico di partenza (Takahatake 2015, p. 182). La xilografia, oltre ad essere in controparte rispetto all'incisione, differisce anche per l’ambientazione paesaggistica semplificata e ridotta alla metà inferiore della composizione e per la presenza di una cornice. (Segue nelle Osservazioni)
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0901392426
- NUMERO D'INVENTARIO Inv. GDSU st. sc. n. 92105
- ENTE SCHEDATORE Le Gallerie degli Uffizi
- DATA DI COMPILAZIONE 2022
- ISCRIZIONI in basso al centro - RAPHAEL VRBINAS + - a matita -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0