La Madonna assunta che dona la cintola a san Tommaso, tra san Gregorio, santa Margherita, sant'Agostino, l'angelo Raffaele e Tobiolo
dipinto
Lippi Filippo (1406/ 1469)
1406/ 1469
Diamante Di Feo Detto Fra' Diamante (1430/ Post 1490)
1430/ post 1490
dipinto
- OGGETTO dipinto
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MATERIA E TECNICA
tavola/ pittura a tempera
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ATTRIBUZIONI
Lippi Filippo (1406/ 1469)
Diamante Di Feo Detto Fra' Diamante (1430/ Post 1490)
- LOCALIZZAZIONE Museo di Palazzo Pretorio
- INDIRIZZO Piazza del Comune, Prato (PO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La pala d'altare, proveniente dalla chiesa del Monastero di santa Margherita, fu commissionata a Filippo Lippi intorno al 1456, mentre questi era cappellano. Il soggetto celebra uno dei temi più cari alla religiosità pratese, la consegna della cintura da parte della Vergine, durante la sua assunzione al Cielo, a san Tommaso. La scena si arricchisce poi della presenza di santi particolarmente venerati nel monastero pratese, intitolato ai santi Tommaso e Nicola di Bari prima che vi giungesse nel 1380, dal convento delle Sacca, l'ordine agostiniano - da cui la dedicazione a santa Margherita. Oltre a questa santa infatti, raffigurata nell'atto di presentare la badessa Bartolomea de' Bovacchiesi, si riconoscono san Gregorio Magno e, dall'altro lato rispetto alla Vergine, Sant'Agostino e Tobiolo con l'angelo Raffaele. La lunga elaborazione del dipinto si lega alle complesse vicende della fuga della giovane suora fiorentina Lucrezia Buti - forzatamente monacata dal fratello - insieme al pittore, il 1 maggio 1456, durante una delle periodiche ostensioni della Sacra Cintola, come riscontrato da alcuni documenti archivistici provenienti dal convento. Secondo Giorgio Vasari, Filippo si era invaghito di Lucrezia durante l’esecuzione dell'opera, dove si sarebbe ispirato alla giovane suora per il volto della Vergine, anche se la critica ritiene piuttosto di individuarne le dolci fattezze nella santa Margherita. Se suor Lucrezia pochi anni dopo aver partorito Filippino rientrerà in convento, il Lippi non tornerà a terminare il dipinto: questo, rimasto incompiuto per molti anni, fu probabilmente completato intorno al 1466, con ampi interventi di Fra Diamante, il principale collaboratore di Filippo, al ritorno da Spoleto
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0901390678
- NUMERO D'INVENTARIO 1311
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
- ENTE SCHEDATORE Comune di Prato
- DATA DI COMPILAZIONE 2017
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0