vaso bombato biansato con decoro floreale con rose in primo piano

vaso,

vaso bombato biansato

  • OGGETTO vaso
  • MATERIA E TECNICA porcellana dura/ pittura
    porcellana dura/ doratura
    porcellana dura/ decalcomania
    porcellana dura/ invetriatura
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria d'Arte Moderna/ Lascito Laguzzi
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Pitti
  • INDIRIZZO piazza de' Pitti, 1, Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'esemplare appartiene alla collezione del sacerdote Giacomo Laguzzi, da lui stesso donata il 17 agosto 1943 all'allora R. Soprintendenza alle Gallerie per le provincie di Firenze Arezzo e Pistoia (vedi Verbale con l'elenco delle opere consegnate). La collezione fu depositata a Palazzo Pitti presso il Museo degli Argenti (ora Tesoro dei Granduchi), dove fu esposta dopo gli eventi bellici e successivamente trasferita nella guardaroba della Galleria d'Arte Moderna. Essa è costituita da centotré miniature su lastre in porcellana aventi in prevalenza come archetipi dipinti, da venticinque piatti (dodici appartenenti a una serie con raffigurate scene ispirate alle opere di Richard Wagner e i rimanenti decorati con raffigurazioni di gusto naturalistico o tratte da dipinti di maestri dei secoli precedenti) e ancora da sessanta esemplari tra statuette, scatole, vasi e gruppi scultorei. Sempre per volontà del Laguzzi, a questo nucleo sono stati aggiunti nel 1946 alcune miniature, sempre su lastra in porcellana. L'esecuzione dei manufatti che formano questa raffinata e variegata raccolta è prevalentemente riconducibile alle fabbriche di porcellane attive a Dresda, ma anche in Turingia (si veda il marchio di fabbrica presente su quasi tutti gli esemplari) ed è databile tra la fine dell'Ottocento e non oltre il 1942, in riferimento all’anno di donazione della collezione. Sono caratterizzati da un gusto tipico dell’epoca e rivelano una tecnica di esecuzione mista con un’alternanza tra la pittura eseguita a pennello e i motivi decorativi floreali e di ornato realizzati in decalcomania con una preferenza per l’oro. Nella raccolta donata dal Laguzzi sono noti due esemplari analoghi (inv. OdA Pitti 2116), seppur lievemente variati nella decorazione floreale eseguita a mano libera. Entrambi sono attualmente collocati in una vetrina, che per motivi di conservazione non è stata aperta e pertanto non sono stati indagati nella loro interezza e quindi anche la marca posta al di sotto del piede non è stata visionata. Tuttavia, dal Verbale di consegna della collezione alle Gallerie è stato possibile ricavare l’informazione riguardo la loro altezza, ma non quella relativa alla fabbrica di esecuzione anche se dall’osservazione diretta di altri simili esemplari appartenenti a questa raccolta è possibile affermare trattarsi di una fabbrica attiva a Dresda o comunque in Sassonia
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0901143284
  • NUMERO D'INVENTARIO OdA Pitti 2117
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Le Gallerie degli Uffizi
  • ENTE SCHEDATORE Le Gallerie degli Uffizi
  • DOCUMENTAZIONE ALLEGATA dichiarazione autografa (1)
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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