vasetto di Galileo Chini (bottega) - ambito toscano (prima metà XX)

vasetto, ca 1906 - ca 1910
Galileo Chini (bottega)
Firenze 1873 - 1956

Vasetto a bulbo di tonalità rossa "a lustro" con collo allungato, bocca in rilievo appena tronco - conica e piede a disco della manifattura delle Fornaci di San Lorenzo della prima metà del XX secolo

  • OGGETTO vasetto
  • MATERIA E TECNICA ceramica/ smaltatura
  • MISURE Profondità: - cm
    Diametro: 13 cm
    Altezza: 18 cm
  • AMBITO CULTURALE Ambito Toscano
  • ATTRIBUZIONI Galileo Chini (bottega)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Musei del Bargello - Museo Nazionale del Bargello
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo del Bargello
  • INDIRIZZO Via del Proconsolo 4, Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La marca, ben leggibile sul fondo del vaso, è stata usata negli anni 1906-1919 circa ma la buona qualità dell'oggetto farebbe pensare a un'esecuzione piuttosto precoce, 1906-1910, ipotesi supportata dall'esistenza di un pezzo analogo ma più tardo, marcato anch'esso con la grata cerchiata. Nel decoro sono riconoscibili influenze della secessione viennese, particolarmente di Gustav Klimt, le cui sintesi formali e il gusto cromatico prezioso sono ricorrenti in buona parte della produzione mugellana di Galileo Chini
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0901142826
  • NUMERO D'INVENTARIO 1935 M
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA I Musei del Bargello - Museo Nazionale del Bargello
  • ENTE SCHEDATORE I Musei del Bargello - Museo Nazionale del Bargello
  • DATA DI COMPILAZIONE 2019
  • STEMMI fondo esterno del vaso - di fabbrica - Marchio - La marca è dipinta in blu e raffigura una grata con giglio stilizzato, abbinata alla scritta "MUGELLO" con un punto entro un tondino e il numero 285 impresso. Tale tipologia di marca è della "Fornaci di San Lorenzo" dei Chini. Infatti, Galileo Chini, a seguito delle numerose premiazioni alle esposizioni internazionali di Bruxelles, San Pietroburgo e St. Louis, nel 1904 abbandonò la vecchia manifattura "Arte della ceramica" e due anni dopo, insieme al cugino Chino, fondò nel Mugello la "Fornaci di San Lorenzo". Essa si occupava prevalentemente di ceramiche e vetrate ma anche di arredamenti d'interni e progettazione di mobili in legno, decorati da piastrelle. Nel 1925 Galileo abbandonò l'incarico di direttore artistico della "Fornaci di San Lorenzo", ruolo che venne ricoperto dal 1925 al 1943 da Tito Chini, il figlio di Chino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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