monumento di Dante a Trento

statuetta, 1892 - 1896

Statuetta raffigurante un uomo in piedi. L'uomo indossa un lucco e ha il capo coperto con un cappuccio e una corona di alloro. Tiene il braccio sinistro stretto al corpo e con esso sorregge un libro e un lembo della veste. Il braccio destro, oggi mutilo, era proteso in avanti. Alla base della statuetta una scritta a caratteri rossi

  • OGGETTO statuetta
  • MATERIA E TECNICA CERAMICA
  • ATTRIBUZIONI Zocchi Cesare (1851/ 1922): scultore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE collezione Mario Foresi
  • LOCALIZZAZIONE Centro Culturale De Lauger
  • INDIRIZZO Piazzale De Lauger, Portoferraio (LI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La ceramica riproduce la statua del Monumento a Dante per la città di Trento: al concorso indetto per la sua realizzazione, del 1892, parteciparono i principali scultori monumentali del periodo, oltre allo Zocchi, Ettore Xi menes e Giuseppe Grandi. L'opera, terminata nel 1896, fu considerata il ca polavoro del fiorentino Cesare Zocchi: alta 18 metri, aveva una base otta gonale divisa in tre ripiani: sul primo stava Minosse, sul secondo un alto rilievo raffigurante l'incontro di Dante, Virgilio con Sordello e alcune anime del Purgatorio, sul terzo un bassorilievo con Beatrice tra gli angeli. In alto la statua colossale di Dante, alta oltre cinque metri. Il poeta , in piedi con il braccio destro teso in avanti e la mano tesa, tiene la sinistra all'altezza del busto, e con essa sorregge il volume del suo poem a e nello stesso tempo un lembo del lucco che gli avvolge la persona. Il capo è coperto da un cappuccio e cinto da una corona di lauro. La statua fu molto apprezzata dal pubblico. Riprodotta sulle pagine della "Illustrazione Italiana", fu anche celebrata, in occasione della inaugurazione, da Carducci, che scrisse l'ode "Per il Monumento di Dante a Trento- XII settembre 1321" poi ripubblicata in Odi e Ritmi. La scritta che sta alla base del la statuetta, "E OR S'E' FERMO E PAR CH'ASPETTI, A TRENTO" riproduce l'ultimo verso dell'Ode di Carducci, letta il 20 settembre 1896. Dell'autore, C esare Zocchi. formatosi a Firenze presso il cugino Emilio Zocchi, perfezio nato a Venezia e Roma, si ricodano numerosi altri monumenti, come quello per i Martiri di Ravenna, di Garibaldi a Perugia, di Vittorio Emanuele di Pisa. Nel 1879 fu nominato professore a Napoli, poi accademico onorario a Perugia. Scultore di sicura abilità formale, realizzò anche numerose sculture di genere
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0901000021
  • NUMERO D'INVENTARIO Marin 1
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Pisa e Livorno
  • DATA DI COMPILAZIONE 1998
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2007
    2016
  • ISCRIZIONI facciata anteriore del basamento - E OR S'E' FERMO E PAR CH'ASPETTI, A TRENTO - G. Carducci - a pennello -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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