ritratto di Vittorio Emanuele II di Savoia

Scultura, 1892 - 1892

Figura maschile ritratta in piedi, la gamba sinistra leggermente più avanti. Indossa una divisa militare, comprensiva di elmo da corazziere sulla testa e speroni sugli stivali. Con la mano sinistra si appoggia alla sciabola da ufficiale, corredata di dragona, mentre nella destra stringe un guanto. Sopra la divisa indossa uno spencer fermato da cordone

  • OGGETTO Scultura
  • MATERIA E TECNICA bronzo/ fusione
  • ATTRIBUZIONI Zocchi Cesare (1851/ 1922)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Castello Reale
  • INDIRIZZO Via Francesco Morosini, 3, Racconigi (CN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La scultura, che raffigura il re Vittorio Emanuele II di Savoia, riproduce in scala il monumento al primo re d’Italia , presente in piazza Vittorio Emanuele II a Pisa. Il bronzetto, così come il monumento, venne realizzato nel 1892 dallo scultore fiorentino Cesare Zocchi: questo dato porta a suggerire una relazione diretta tra le due opere del tipo modello – opera finita, anche se ad oggi non esistono documenti che possano supportare l’ipotesi. Ad una analisi iconografica, quello che stupisce è l’estremo realismo nel raffigurare il Re sabaudo e che porta quasi al grottesco: particolare che non era sfuggito nemmeno ai contemporanei. Lo storico dell'arte Anatolij Vasilevic Lunacasrskij nelle sue “Lettere dall'Italia” del 1909 ad esempio commentò che “la statua pisana non può essere ammirata senza una risata. Viene in mente che l'artista volle schernirlo. La figura corpacciuta, le gambe corte, la barbetta come un palo, i baffi come cavatappi, il nasino di un pappagallo e, calato sul naso, un elmo con grandi piume. Un bamboccio mascherato”. Il monumento, inaugurato il 27 ottobre del 1892 alla presenza del principe ereditario Vittorio Emanuele e del sindaco di Pisa, Angelo Nardi Dei, non ebbe grande fortuna critica, tanto da non essere annoverato certamente tra le opere migliori di Zocchi, all’epoca scultore impegnato a celebrare la storia recente con la realizzazione di monumenti agli eroi del Risorgimento in diverse città italiane. Mai del tutto amata dagli stessi pisani (è bene ricordare che in una casa distante poche decine di metri, era morto Giuseppe Mazzini, sotto falso nome perché perseguitato da quello stesso potere che il sovrano rappresentava), il monumento ha suscitato dibattito anche in tempi recenti (La Nazione, 2 gennaio 2008) con molte persone della società civile a favore della rimozione del monumento
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100405067
  • NUMERO D'INVENTARIO R 6489
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Castello di Racconigi
  • ENTE SCHEDATORE Castello di Racconigi
  • DATA DI COMPILAZIONE 2018
  • ISCRIZIONI base - PROF. CESARE ZOCCHI / 1892 - corsivo -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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