labaro - ambito senese (sec. XX)

labaro, 1902 - 1902

Stendardo a doppia faccia, dipinto a tempera, bordato da una passamaneria in argento che si conclude con una frangia e due nappe. Il labaro raffigura sul recto la dea Minerva mentre sul verso compare il tricolore, imitazione della bandiera della Guardia Civica del 1847, nel cui centro è posta la Balzana del comune di Siena

  • OGGETTO labaro
  • MATERIA E TECNICA seta/ taffetas
    seta/ pittura a tempera
  • AMBITO CULTURALE Ambito Senese
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Archivio e percorso storico
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo del Rettorato
  • INDIRIZZO via Banchi di Sotto, 55, Siena (SI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Nel 1902 un comitato di "patronesse", signore della nobiltà e della buona borghesia senese, offrì questo Labaro alla Federazione Internazionale degli Studenti Corda Frates, nata da una iniziativa dello studente torinese Efisio Giglio-Tos, che nel 1897 volle creare una associazione di ispirazione massonica per diffondere i valori della pace, della concordia e dell'amicizia fraterna tra studenti. Proclamata solennemente a fine novembre ai piedi della colonna di Foca nel Foro Romano, l'associazione si diffuse rapidamente in molti atenei. Il consolato senese fu costituito nel 1902 e la cerimonia di consegna del Labaro avvenne il 20 aprile nel cortile dell'Università ai piedi del monumento di Curtatone e Montanara. Sul labaro compare la dea Minerva (simbolo dell'associazione studentesca), che tiene nella mano un ramo d'olivo, come emblema di pace. Sul Labaro senese l'immagine iconografica della Dea è però molto vicina alla scultura in bronzo della "Minerva d'Arezzo (sec. V-IV a.C.), e molto diversa dalla figura scelta per la copertina della Rivista Corda Frates. Nella parte posteriore il tricolore italiano con la balzana senese che campeggia nello spazio bianco. Il labaro cessò di far parte della vita universitaria con l'avvento dei fascismo e l'inizio della lotta nei confronti della Massoneria. Dopo essere stato conservato a lungo in un magazzino oggi è visibile nella sala di consultazione dopo essere stato sottoposto ad un attento restauro. Il minuzioso lavoro di restauro non ha però permesso di rilevare dettagli interessanti per l'individuazione dell'autore del drappo di seta, che secondo alcune ipotesi potrebbe gravitare nella cerchia di pittori che lavorarono ai Palii senesi proprio in quegli anni
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico non territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900860142
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Siena, Grosseto e Arezzo
  • DATA DI COMPILAZIONE 2015
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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