Il monumento marmoreo dalla forma irregolare presenta una stele all'interno della quale è stata incastonata una lapide di precedente fattura (una volta addossata al palazzo comunale) riportante i nominativi dei caduti (militari e civili) in entrambe le guerre mondiali e caratterizzata dalla rappresentazione a rilievo di una scena che vede due figure (una nuda e l'altra abbigliata come una pia donna) che piangono e si disperano al cospetto di quanto rimane dei loro cari (teschi e ossa), entrambe inconsolabili si coprono il volto. Al di sopra della lapide l'epigrafe riportante i committenti del monumento (Comune, Enal. gruppo Alpini e la popolazione di Terrarossa). Sul retro della stele si sviluppa una vasca triangolare (in pessimo stato conservativo) rialzata rispetto livello stradale e posta su una piattaforma ovale accessibile attraverso degli scalini sia anteriormente che posteriormente. A completamento del monumento è posto un piccolo blocco marmoreo sul quale è inciso il viatico sottoscritto da Clemente Rebora. L'area di rispetto (anch'essa di forma ovale) è definita da sassi di fiume incastonati nel cemento