soggetto non presente

pianeta, post 1790 - ante 1810

Il retro e parte del davanti (più recente) ha il fondo in raso bianco e motivi decorativi realizzati in sete policrome lanciate legate in diagonale: grande mazzo di fiori rosa e viola racchiuso entro ogive di racemi fogliati con fiori, spighe di grano e grappoli d'uva aventi andamento sinuoso. La parte anteriore ha fondo bianco in natté con effetto di superficie rugoso e motivi decorativi realizzati con sete policrome lanciate e slegature della trama di fondo: nastro con racemi fogliati e fioriti in rosa, celeste e viola legati con fiocchi gialli, scorre in senso verticale con andamento ondulante e affianca mazzi di fiori dello stesso colore. Lo stolone presenta la colomba dello Spirito Santo con raggiera entro corona di spine incluse in ogive di tralci d'uva, grano e fiori. Galloni in seta gialla a telaio, diversi per ciascuna delle due parti della pianeta; di fodera in saia di cotone viola

  • OGGETTO pianeta
  • MATERIA E TECNICA seta/ gros de Tours natte'
    seta/ raso
    seta/ liseré
    seta/ tessitura a telaio
    seta/ trama lanciata
  • MISURE Altezza: 96 cm
    Larghezza: 62 cm
  • AMBITO CULTURALE Manifattura Italiana
  • LOCALIZZAZIONE Chiesa di S. Caterina
  • INDIRIZZO Via Vittorio Emanuele II, Lucca (LU)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La chiesa settecentesca di S. Caterina, annessa al Convento dell'Ordine Terziario Domenicano e progettata a pianta ovale dall'architetto Francesco Pini, fu edificata a partire dal 1738 sopra una precedente costruzione del 1575, di cui è impossibile ipotizzare l'assetto originario per mancanza di notizie. La consacrazione sarebbe avvenuta nel 1743 e non nel 1748 come tramandato dalla guidistica locale; ciò risulta da una rilettura, effettuata durante gli ultimi restauri, della data presente nell'iscrizione della controfacciata. Sia la chiesa che il convento furono oggetto delle soppressioni napoleoniche del Governo Baciocchi nel 1806 a seguito delle quali il convento, divenuto di proprietà pubblica, fu destinato a caserma, le suore furono spostate al convento dell'Angelo e non fecero più ritorno a Santa Caterina. Sotto i Borboni, nel 1818, gli ambienti del convento furono destinati all'Ospizio degli Invalidi, una sezione dell'ente Ospedali e Ospizi di Lucca, e la chiesa fungeva da cappella. La proprietà degli ambienti conventuali e della chiesa è rimasta a Ospedali e Ospizi per passare poi in anni recenti al Comune di Lucca. La chiesa è conosciuta come “Chiesa delle Sigaraie” perchè le donne che preparavano a mano i celebri sigari “toscani” avevano l’abitudine di recarvisi a pregare prima di andare alla Manifattura Tabacchi, situata di fronte
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900836203
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Lucca e Massa Carrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Lucca e Massa Carrara
  • DATA DI COMPILAZIONE 2012
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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