abito da sposa princesse, corto al ginocchio, con sottogonna
Abito da sposa corto al ginocchio, modello princesse; corpino aderente a girocollo, con scollatura quadrata sul retro; maniche raglan con lunghezza tre quarti, leggermente sagomate; gonna sagomata sui fianchi, di linea svasata. Apertura lungo il fianco sinistro (cm 33), priva di cerniera o altri sistemi di chiusura. Sul retro, appena sotto lo scollo, scende un mantello dalla linea "a sacco", rimborsato verso il fondo e con piega a cannone centrale (riferimento ai modelli "andrienne" e "robe manteau" della moda settecentesca). All'orlo inferiore del manteau, si collega la parte anteriore di una sottogonna incorporata (con effetto "a ribalta"), lunga al ginocchio e di linea svasata, dotata di cinturino in gros al giro-vita e fodera in tela di lino; apertura lungo il fianco sinistro, con gancio metallico e rispettiva asola. Gonna e manteau sono infustiti da un rivestimento interno in rete di nylon. Interamente confezionato in raso di seta bianco avorio. Applicazioni di merletto meccanico in cotone, tipo Leaver, a motivi floreali, in corrispondenza dell'orlo inferiore della gonna e longitudinalmente, sul manteau. E' stata riscontrata un'etichetta (sottogonna, cinturino, centro dietro) che ne attesta la provenienza sartoriale
- OGGETTO abito da sposa princesse, corto al ginocchio, con sottogonna
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MATERIA E TECNICA
SETA
tessuto
- AMBITO CULTURALE Ambito Veneziano
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria del Costume
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Pitti
- INDIRIZZO P.zza Pitti 1, Firenze (FI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L'abito, secondo quanto riportato nella documentazione fornita con l'offerta in dono, è stato confezionato nel 1963 presso la sartoria Leonia di Venezia, una tra le più rinomate della città lagunare, che lavorava espressamente per l'alta società cittadina, specializzata nella confezione di abiti da sera, cocktail e da sposa. Il capo in esame prende ispirazione sia da modelli proposti alla fine degli anni '50 dai grandi protagonisti della moda del tempo (con riferimento, ad esempio, alla "linea a trapezio", lanciata da Yves Saint Laurent per Dior, nel 1957, o ai modelli proposti negli stessi anni da altri noti couturiers come Balenciaga, Simonetta e Fabiani, le sorelle Fontana) che dal costume tipico del settecento veneziano, il cosiddetto mantò, che non è altro che la versione lagunare dell'andrienne o robe manteau di derivazione francese, modello "principe" per l'abbigliamento "di rappresentanza" nel XVIII secolo
- TIPOLOGIA SCHEDA Vestimenti antichi/contemporanei
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900750154
- NUMERO D'INVENTARIO TA 6326
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Le Gallerie degli Uffizi
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
- DATA DI COMPILAZIONE 2014
- ISCRIZIONI sottogonna, cinturino, sul centro dietro - Leonia/ VENEZIA - etichetta -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0