mantello lungo al polpaccio, a mezza ruota, con apertura centrale anteriore e collo sciallato

mantello, da sera, femminile di Worth Charles Frederick - ambito parigino (secc. XIX/ XX)

Mantello a cappa lungo al polpaccio, tagliato a mezza ruota, con apertura totale anteriore e collo sciallato, rivestito in gros de Tours di seta marezzato color rosa. Dotato di sprone finemente plissettato, al di sotto del quale è applicata un'alta gala arricciata (cm 35.5), guarnita da piume di struzzo - cucite su nastrino di seta nero - presenti anche lungo l'orlo inferiore; le piume di struzzo sono a loro volta legate tra loro, per aumentarne la lunghezza. Interamente confezionato in taffetas di seta nero marezzato; internamente, in corrispondenza della nuca, sono presenti 2 nastrini di chiusura (uno originale, di cm 75, rivestito nel medesimo tessuto di confezione, l'altro di cm 78, sostituito, in fettuccia di cotone). Privo di fodera. Non sono state riscontrate etichette che ne attestino la provenienza sartoriale

  • OGGETTO mantello lungo al polpaccio, a mezza ruota, con apertura centrale anteriore e collo sciallato
  • MATERIA E TECNICA SETA
    tessuto
  • AMBITO CULTURALE Ambito Parigino
  • ATTRIBUZIONI Worth Charles Frederick (1825/ 1895): ideatore del modello
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria del Costume
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Pitti
  • INDIRIZZO P.zza Pitti, 1, Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Appartenuto a Maria Cumani Quasimodo (1908-1995), attrice, danzatrice e moglie del noto poeta Salvatore Quasimodo. Negli anni '30 fu una delle maggiori esponenti della moderne-dance, sull'esempio della celebre Isadora Duncan. Entrato in possesso della Cumani intorno al 1960, le fu regalato dalla vedova del pittore ucraino Karpo Tchirakhoff, esponente della pittura russa del primo '900. E' la stessa donatrice ad attribuirne la fattura alla celeberrima maison Worth, ma non sono state riscontrate etichette o altri elementi che possano confermare tale attestazione. Dall'osservazione accurata del capo però, emergono alcuni dati di un certo interesse: la foggia sartoriale, le tracce lasciate da cuciture precedenti (poi eliminate) nonché le rifiniture approssimative, suggeriscono la possibilità che la cappa sia stata confezionata, in un secondo momento, a partire da un abito (o gonna) originale degli anni '60-'70 ca. del XIX secolo. La presenza dei lacci interni (uno dei quali, originale) e la forma del capospalla con controfodera interno (probabilmente derivato dalla baschina di un precedente corpino), sono ulteriori elementi a conferma dell'ipotesi suggerita. In tal caso, non si esclude la possibilità che l'abito originario fosse effettivamente una creazione della nota sartoria parigina. Le piume sono un'aggiunta successiva (ma anche in questo caso, non si esclude l'eventualità che possa trattarsi di materiale di recupero). Il capo d'antiquariato è stato poi trasformato in una cappa, complemento essenziale per l'abito da sera, qui riproposta in una versione che fa riferimento a fogge in voga negli anni Venti. Per ulteriori informazioni si rimanda alla bibliografia di riferimento (Donne protagoniste nel Novecento, Sillabe 2013)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Vestimenti antichi/contemporanei
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900750121
  • NUMERO D'INVENTARIO GGC 6974
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Le Gallerie degli Uffizi
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
  • DATA DI COMPILAZIONE 2014
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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