abito da sposa lungo, con corpino e gonna svasata

Abito da sposa lungo, con corpino e gonna svasata. Corpino aderente a girocollo, con punto vita dal profilo stondato, leggermente prolungato verso il ventre. Al centro del busto sono presenti due fori per far passare un lungo nastro da annodare a fiocco, per ridurre l'abbondanza del tessuto e creare una fitta arricciatura. Maniche lunghe a pala alta, imbottita ed arricciata, con il tessuto ripreso a mo' di nodo sulle spalle. Piccoli spacchi ai polsi (cm 9) chiusi da 5 bottoncini a peduncolo, rivestiti nel medesimo tessuto di confezione, e rispettive asole rifinite a punto occhiello. Gonna dall'orlo leggermente più allungato nella parte posteriore. Presenta pinces sui fianchi (3 per parte) e fitta lavorazione a punto smock sul basso ventre, fermata con filze. Chiusura centrale posteriore (cm 51.5) con fila di bottoni (26) e rispettive asole in tessuto. Interamente confezionato in cady di seta e fibra sintetica color bianco avorio. Privo di fodera

  • OGGETTO abito da sposa lungo, con corpino e gonna svasata
  • MATERIA E TECNICA SETA
    tessuto
  • AMBITO CULTURALE Ambito Romano
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria del Costume
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Pitti
  • INDIRIZZO P.zza Pitti 1, Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'abito è stato indossato dalla Sig.ra Giuseppina Rosanova in occasione del suo matrimonio, celebrato il 27 aprile 1942 presso il Santuario della Beata Vergine del Rosario di Pompei (Napoli). Secondo quanto riportato nella documentazione fornita in occasione dell'offerta in dono, il capo risulta essere stato confezionato presso la sartoria Di Sciullo a Roma. Tra quarto e quinto decennio del Novecento, due sono le linee sartoriali che maggiormente si impongono nell'ambito della confezione di abiti da sposa: la prima è quella "romantica", ispirata a modelli del passato ed in particolar modo di derivazione ottocentesca, caratterizzata da gonne ampie e silhouettes che mettono in evidenza il punto vita; l'altra, quella "a sirena", propone modelli fascianti ed attillati, dove è possibile riscontrare una ormai piena consapevolezza nell'utilizzo del taglio in sbieco, portato in auge da Madeleine Vionnet già nel primo dopoguerra. A questa seconda categoria è ascrivibile anche il capo in oggetto, rappresentativo del periodo suddetto per il taglio affusolato e per i caratteristici giochi di arricciature e drappeggi, unico motivo ornamentale in un quadro complessivo di sobrietà e semplicità formali. Per ulteriori informazioni si rimanda alla bibliografia di riferimento (Donne protagoniste nel Novecento, Sillabe 2013)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Vestimenti antichi/contemporanei
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900750073
  • NUMERO D'INVENTARIO TA 7412
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
  • DATA DI COMPILAZIONE 2014
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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