lenzuolo di Ditta Emilia Bellini Ricami Firenze (sec. XX)
lenzuolo,
1960 - 1960
Ditta Emilia Bellini Ricami Firenze (notizie Prima Metà Sec. Xx/ 1966)
notizie prima metà sec. XX/ 1966
Tela di lino bianca ricamata in cotone; ricamo a punto ombra, punto a giorno lungo orli.Il lenzuolo, completo di federa Inv. Stoffe 12075 presenta in decoro disposto lungo l'orlo, nella parte centrale della rovescia. L' ampio intreccio è creato dal percorso di una cordella che si dispone in un'ampia griglia quadrangolare centrale e culmina in stilizzati elementi vegetali a palmetta. Da questa parte centrale si dirama, ad andamento orizzontale, il percorso della cordella che crea nodi e acquista dimensioni ridotte, fino a concludersi in una stilizzata palmetta. Gli orli dell'esemplare sono rifiniti a punto a giorno
- OGGETTO lenzuolo
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MISURE
Lunghezza: 143 cm
Larghezza: 101 cm
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ATTRIBUZIONI
Ditta Emilia Bellini Ricami Firenze (notizie Prima Metà Sec. Xx/ 1966)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo di Palazzo Davanzati
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Davanzati
- INDIRIZZO Via Porta Rossa, 13, 15, Firenze (FI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L'esemplare qui presente mostra la grande qualità esecutiva e l'ispirazione del disegno ancora di matrice rinascimentale, infatti è assai simile ad una pagina del libro di modelli di Maria Zoppino, il convivio delle Belle donne, edito nel 1532. Questo genere di decorazione, presente nella ritrattistica quattro e cinquecentesca, nei fregi, nelle fasce, nei bordi era conosciuta come ricamo a nodi, adatto intorno alle scollature, in fondo alle vesti, ai manti maschili e femminili. Il motivo decorativo prese poi il nome di Nodi leonardeschi perché l'artista disegnò i famosi sei nodi chiamati Accademie (E:Ricci, Ricami italiani, antichi e Moderni,Firenze 1925, tav.XV-XVI) Il punto di esecuzione è invece legato strettamente al nome e all'opera della contessa Carolina Maraini, Vicepresidente delle Industrie Femminili Italiane, che intorno al 1903 fondò a Rieti un laboratorio specializzato in questo punto di cui le aveva parlato la grande Carolina Amari (C. Maraini, Il punto ombra, Bologna, Zanichelli, 1924 XVI pp. tav. 99). Tecnicamente è un punto molto semplice ricavato da un punto strega eseguito al rovescio, in modo che sul dritto appaia solo un'ombra del filato usato per il ricamo ed una fitta ed esatta impuntura ma, dagli inizi dalla sua invenzione agli anni Trenta, rappresentò una novità di successo adatta anche sui materiali di seta, organdis e bisso per la biancheria femminile anche colorata. Negli anni 50 e '60 del XX secolo si trova più spesso affiancato con trafori, punto piatto, e punti Venezia, (M.Lunazzi Mansi, punto ombra, in Filo Ricamo Nodi Colore, L'Origine dei punti, a cura di Marisa Valloppi Basso, Udine, 2007p,84-85). Il laboratorio di esecuzione è quello di Emilia Bellini, situato in Via Tornabuoni a Firenze. Documenta una realtà italiana molto particolare che vede definirsi, fin dai primi della fine del XIX secolo di una forma di produzione raccolta e vendita basata su lavoro domestico e su quello di scuole e conventi. Il laboratorio Bellini fin dal dopoguerra era connesso con la Scuola di ricamo di Scarperia che risaliva agli anni prima della guerra ed era coinvolta nella produzione di capi di vestiario per l'esercito, oltre a fregi e mostrine. L'attività di ricamo per il convento fu facilitata da Roberto Sgobaro che aveva la funzione di intermediario, procacciava il lavoro e affidava il lavoro a casa. Le suore di Scarperia, a capo della scuola hanno vissuto nel convento dal 1906 al 1987 anno in cui il convento fu chiuso e si trasferirono nella cassa madre di Campi Bisenzio, terminando la loro attività di ricamatrici. La Scuola di ricamo era tuttavia già in crisi dagli anni 60 e la Ditta Bellini, che era stata la loro maggiore committente, chiuse dopo l'alluvione del 1966 a seguito della totale distruzione del laboratorio di Firenze. L'illustre ditta aveva avuto una sede a Roma e una a New York, e una clientela importante con personaggi quali Grace Kelly e Farah Diba che si erano rivolte ad essa per i corredi nuziali, tutti eseguiti dalla Scuola di Scarperia
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900746528
- NUMERO D'INVENTARIO Stoffe 12074
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA I Musei del Bargello - Museo di Palazzo Davanzati
- ENTE SCHEDATORE I Musei del Bargello - Museo di Palazzo Davanzati
- DATA DI COMPILAZIONE 2012
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0