coppa - bottega italiana, bottega fiorentina (seconda metà sec. XV, secc. X/ XI)
coppa,
900 - 1099
Coppa in diaspro rosso, con sfumature giallicce, scabro e impuro. Piede con morivo a vescica di pesce a lobi alternativamente cesellati con motivi a tralci su fondo granito. Sul piede, entro castoni ovali, sono smalti traslucidi con festoni, foglie e fiori viola, giallo, verde su fondo blu. In castoni tondi: le sette palle medicee, rosse su fondo argento, alternate a castoni tondi con il motto "SEMPER". Nodo a mensoline e nel mezzo placchette di smalto blu con applicazioni di filigrana d'oro che disegnano motivi vegetali. Nel cornicione superiore della montatura, due cerniere. Le fratture del bordo, colmate di pece greca, sono state tinte di rosso
- OGGETTO coppa
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MATERIA E TECNICA
argento/ fusione/ sbalzo/ cesellatura/ doratura a fuoco
diaspro/ molatura/ incisione
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MISURE
Diametro: 26 cm
Altezza: 21.5 cm
Spessore: 0.7 cm
Peso: 2815 cm
- AMBITO CULTURALE Bottega Italiana Bottega Fiorentina
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo degli Argenti
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Pitti
- INDIRIZZO P.zza Pitti 1, Firenze (FI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il vaso, cheappartenne a Lorenzo il Magnifico, fu donato nel 1532 da Clemente VII alla Basilica di San Lorenzo e, secondo il "Libro dei disegni dei vasi", doveva contenere una reliquia della Maddalena. Nel 1785 fu trasferito al Gabinetto delle Gemme agli Uffizi e, nel 1921, al Museo degli Argenti. Il confronto con il disegno n. 40 del codice della Biblioteca Nazionale di Firenze mostra la mancanza dei due manici, del bordo della coppa e del coperchio, riccamente decorati di smalti simili a quelli del piede. Il coperchio era anch'esso probabilmente d'argento dorato a fuoco e con pietre preziose, con finale a tralcio sostenuto da anelli intrecciati a bronconi di alloro e sormontato da palle. Nonostante confronti con opere simili (Lamm 1930 pone in relazione l'esemplare fiorentino con la coppa eseguita nel 1471-1472 per il Timuride al-Husain Baiqara; Falke 1930, confronta la coppa di diaspro con i vasi dello stesso materiale del Museo degli Argenti, Inv. Gemme 1921, nn. 677 e 638, e con la brocca di Reinkendorf al Metropolitan Museum di New York; Hahnloser 1971 con la coppa di diaspro del Monastero di Watopédi sul Monte Athos; Heikamp in "Il Tesoro di Lorenzo" con una coppa del kunsthistoriches Museum di Vienna) non è possibile precisare data ed ambiente di esecuzione della coppa. Si ritiene che sia stata eseguita nel Medioevo in occidente. La montatura, con motivi tardo gotici, è identica a quella di un gruppo di vasi del Museo degli Argenti (Inv. Gemme 1921, nn. 503, 638, 722) e simile a quella del reliquario Vagnucci del Museo Diocesano di Cortona, eseguito nel 1457 da Giusto da Firenze. La forma e la tecnica degli smalti sono di origine nordica, forse borgognona
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900746110
- NUMERO D'INVENTARIO Gemme 428
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Le Gallerie degli Uffizi
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
- DATA DI COMPILAZIONE 1975
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2010
- ISCRIZIONI sul corpo della coppa - LAV.R.MED - lettere capitali - a incisione - latino
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0