balza, serie - manifattura di Malines (fine/ inizio secc. XVIII/ XIX)

balza, ca 1790 - ca 1810

Lavoro a fuselli in filato di lino su fondo del tipo Malines con maglia esagonale con quattro lati derivati dalla torsione di due fili e due lati dall'intreccio di quattro fil motivi creati tramite il filo di traccia e poche aree di punto tela; 4 bordi di rifinitura presentano lo stesso motivo decorativo con l'unica differenza che quelli di dimensioni inferiori presentano una sola fila di fiorellini disposti sulla rete di fondo. Il motivo, disposto lungo l'orlo inferiore, è costituito dall'alternanza di due cornici una disposta ad andamento verticale al centro della quale si innalza un fiorellino, l'altra in orizzontale, come elemento di unione. La loro combinazione delle due cornici, distinte dalle maglie di fondo (rotondeggianti con i fori e a ragnatela) crea un motivo leggermente ondulato ad andamento orizzontale. Il resto della rete di fondo è disseminato di uno stelo diritto con due foglie a ciascun lato, culminante in una corolla circolare. Questo è ripetuto in file parallele in posizione sfalzata. I bordi mancano di piedino

  • OGGETTO balza
  • MATERIA E TECNICA filo di lino/ merletto a fuselli, Malines
  • AMBITO CULTURALE Manifattura Di Malines
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo di Palazzo Davanzati
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Davanzati già Davizzi
  • INDIRIZZO Via Porta rossa, 13, Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Come l'esemplare 0900745966 i bordi presentano un disegno formato da motivi stilizzati e di piccole dimensioni, disposto in modo simmetrico lungo l'orlo, lasciando largo spazio alla rete di fondo. Questo schema decorativo caratteristico dell'ultimo decennio del 700 e accolto dallo stile Impero, utilizza spesso il tipico fondo a rete di Malines [due fili intrecciati in quattro lati e quattro fili intrecciati negli altri due], con maglie esagonali più corte e di aspetto solido, dal cui perfezionamento sarebbe nato il famoso drochel, realizzato con un filato più leggero per le Application di Bruxelles (S. Levey, Lace. A History, Leeds, 1983, p.47), sul quale in modo netto stacca il motivo decorativo. Questo, usato anche a Bruxelles, era uno tanti complessi fondi (fond de neige, fond de glace,oil de pedrix, armure, point de Paris), che nel II e III quarto del XVIII secolo, alternati in molteplici abbinamenti tra i quali si inseriva il disegno, avevano decretato il successo della manifattura. Su questa rete a maglie la parte solida del merletto veniva eseguita a punto tela con un numero ridotto di fuselli e dunque con una lavorazione più rada rispetto a quella settecentesca, tanto compatta da far assomigliare i motivi ornamentali ad una tela di cambrì. Il tradizionale filo di traccia che profilava il disegno, dando al merletto il carattere di ricamo [ il merletto di Malines era talvolta chiamato Broderie de Malines per il leggero effetto di rilievo] è un aspetto caratteristico anche della lavorazione degli anni tardi del XVIII e del XIX secolo, ma si trova ad affrontare un utilizzo profondamente trasformato, rispetto alla tecnica originaria: quando il disegno è diventato tanto sottile da non poter essere eseguito a punto tela, come è possibile verificare in questo esemplare, il filo di traccia passa tra le maglie a creare il motivo decorativo. Questa soluzione, caratteristica dell' Ottocento ed emblematica oltre che della semplificazione di motivi di un processo esecutivo meno accurato, era indistintamente utilizzabile su un fondo eseguito a mano o su un fondo meccanico, nelle cui maglie esagonali veniva fatto passare a mano il filo destinato a formare i decori
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900745967
  • NUMERO D'INVENTARIO Tessuti Antichi 2896
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
  • DATA DI COMPILAZIONE 2011
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2017
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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