Due santi, Stimmate di san Francesco, Annunciazione e Crocifissione
dipinto
ca 1335 - ca 1340
Due portelle di altarolo portatile, su tavola a fondo oro, raffiguranti rispettivamente: 'Due santi', 'Stimmate di san Francesco', 'Angelo Annunciante'; e 'Crocifissione' e 'Madonna Annunciata'
- OGGETTO dipinto
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MATERIA E TECNICA
tavola/ pittura a olio
tavola/ pittura a tempera
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ATTRIBUZIONI
Landini Jacopo Detto Jacopo Del Casentino (1297/ 1349)
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Pucci di Ottavio
- NOTIZIE STORICO CRITICHE "La Commissione di questo Ufficio Esportazione, coadiuvata dal restauratore Alfeo Michieletto, ha esaminato i dipinti in oggetto sottoponendo le tavolette ad un attento esame visivo con lente di ingrandimento e lampada di Wood. Le tavolette sono fissate con viti ad un supporto ligneo (cm. 57,5x 36) che impedisce l'ispezione del retro, che porta il timbro dell'Ufficio Esportazione di Firenze. Si tratta di tavole con preparazione a gesso e colla con doratura a foglia d'oro su bolo rosso. Tutta la decorazione si presenta raffinata, precisa, fine nelle punzonature, eseguita secondo i canoni classici della tecnica a tempera di cui presenta pure la tipica craquelure. Negli incarnati traspare la preparazione a verdaccio; sulle superfici dipinte si notano le piccole pennellate della tecnica a uovo. Lo stato di conservazione è buono. Si notano comunque piccole cadute di colore specialmente lungo i contorni delle figure. Nella parte centrale della Crocifissione, vicino al corpo di Cristo vi è una evidente abrasione della doratura con una sovrapposta velatura per la realizzazione del sangue di Cristo. Nella Crocifissione il panneggio, le ombreggiature dei manti, come pure i contorni delle figure, in particolare quello della Vergine, sono ripresi. La doratura è integra se si eccettua una ripresa sull'angolo inferiore sinistro della cornice della Crocifissione. La cornice della tavoletta con l'angelo annunciante presenta una vistosa mancanza nella zona centrale a destra. Entrambe le tavolette presentano mancanze sulle cornici ed inoltre fori dovuti ad attacco di tarlo pare non più attivo. Visto il timbro sul verso sopraccitato l'Ufficio Esportazione di Firenze è stato interpellato per chiarimenti e per l'acquisizione di un parere circa le opere, giudicate due portelle di altarolo portatile di scuola toscana dei primi decenni del Trecento. Il parere espresso in data 22 dicembre 2005 prot. n.3525/N dall'Ufficio Esportazione di Firenze ha confermato la tipologia e la datazione delle opere precisandone l'autore: Jacopo del Casentino, e ha collocato la produzione dell'opera nella fase della piena maturità dell'artista intorno agli anni 1335-1340. Si riporta, pertanto, quanto espresso dal dott. Angelo Tartuferi: "I dipinti in questione, ben noti allo scrivente sono uno degli esemplari qualitativamente più rilevanti della folta produzione di Jacopo del Casentino, nella fase della piena maturità (c. 1335-1340). In essi l'artista si dimostra fedele e attento interprete della tradizione giottesca, di cui egli fu pienamente partecipe fino agli esordi della sua attività verso il 1315-1320. Si tratta degli sportelli laterali di un trittico portatile la cui parte centrale non è fino a oggi riemersa, oppure non identificata. Il complesso doveva essere caratterizzato da notevole raffinatezza e sensibilità cromatica. Il gusto spiccatamente descrittivo e narrativo del pittore è particolarmente evidente nel complesso trono in cui siede la Vergine annunciata e nella gustosa rappresentazione delle Stimmate di San Francesco. Le tavole si segnalano anche per le buone condizioni conservative e per il fatto di essere appartenute a Carlo De Carlo, uno dei maggiori mercanti-collezionisti della seconda metà del secolo scorso. A parere dello scrivente è opportuno negare il rilascio dell'attestato di libera circolazione con il conseguente avvio del procedimento di dichiarazione, poiché l'uscita definitiva dal paese dei dipinti rappresenterebbe un danno per il patrimonio artistico. Oltre ai motivi di qualità e rarità artistica sopra accennati è importante rimarcare il fatto che potrebbe riemergere la parte centrale dell'opera. Non appare opportuno, a nostro avviso, l'acquisto coattivo del bene, stante il fatto che l'attività di Jacopo del Casentino è ampiamente rappresentata nelle raccolte pubbliche fiorentine e anche in considerazione del valore dichiarato piuttosto elevato". Considerata dunque la puntuale ed esauriente relazione del dott. Angelo Tartuferi, con cui pienamente si concorda, e la particolare qualità dell'opera, accuratamente analizzata dalla Commissione, si ritiene di negare il rilascio dell'attestato di libera circolazione". Dott.ssa Fiorella Spadavecchi, Dott.ssa Maria Cristina Dossi, Dott.ssa Amalia Basso, Ufficio Esportazione Oggetti d'arte, Venezia, 15/02/2006
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà privata
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900745780
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
- DATA DI COMPILAZIONE 2012
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0