sportello di altarolo, coppia di Lorenzo di Bicci (fine sec. XIV)

sportello di altarolo, 1390 - 1399

Due sportelli di altarolo

  • OGGETTO sportello di altarolo
  • MATERIA E TECNICA tavola/ pittura a tempera
  • ATTRIBUZIONI Lorenzo Di Bicci (notizie 1370-1399)
  • LOCALIZZAZIONE Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Come si evince da un documento reperito dalla scrivente nell'Archivio Storico della Soprintendenza (1862, Reale Galleria delle Statue e Palatina, n. 102, Quadri dell'orfanatrofio del Bigallo progetto di vendita), i due sportelli furono esaminati, insieme ad altri dipinti provenienti dallo Spedale di Sant'Onofrio e da quello dei Catecumeni (dipendenti dal Bigallo), da Ferdinando Rondoni nel 1862. L'Ispettore Rondoni era stato chiamato dal Segretario dell'Orfanotrofio del Bigallo a prendere visioni delle suddette opere d'arte che erano state trasferite nel suo ufficio, in modo da individuare quelle di minore valore per un'eventuale vendita. Al n° 45 del suo elenco, il Rondini descrive un "tabernacoletto di legno con gli sportelli dipinti dalla parte interna, nè quali in piccole figure sono rappresentati, in alto la Vergine Annunziata e l'Angelo annunziante, in basso i santi Paolo e Cristoforo, lavoro ordinarissimo del secolo XIV e quasi distrutto. Entro al medesimo è un piccolo crocifisso scolpito in legno, di rozzo lavoro e assai frammentato". La descrizione collima perfettamente con i nostri due dipinti, ad eccezione dell'assenza di San Giuliano, che era tuttavia facilmente confondibile con San Paolo, visto che entrambi hanno come attributo la spada. La notizia documentaria è quindi di estremo interesse perchè oltre a ricordare la provenienza dei due sportelli, attesta la loro pertinenza ad un tabernacolo andato distrutto che conteneva un piccolo crocifisso scolpito. I due pezzi non andarono venduti e si dovette decidere forse per un restauro che comportò anche il loro rimontaggio in modo da fomare un'unica tavola. Così li pubblicò il Ricci (1904, p. 218 n.9) decrivendoli come "Due laterali congiunti di un trittico del XIV secolo. La Madonna, graziosa, è abbastanza ben conservata, ma il resto della tempera è ripassato e macchiato", denunciando un cattivo stato di conservazione perdurato fino ai nostri giorni. Hanna Kiel (1977, p. 119 n. 10) li ha successivamente attribuiti al pittore Lorenzo di Bicci, confrontandoli con l'Annunciazione dell'Isabella Stewart Gardner Museum di Boston, restituita al pittore da Boskovits (1975, p. 331, tav. 111). Il riferimento è accettato anche da Cecilia Frosinini (in La pittura in Italia, 1986, p. 669). Attualmente i due sportelli si trovano ancora ricoverati presso l'Officina del Restauro in attesa di ulteriori indagini diagnostiche che ne confermino l'autenticità, messa in dubbio da alcune anomalie nella tecnica esecutiva e nel supporto emerse nel recente intervento conservativo
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico non territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900745526-0
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
  • DATA DI COMPILAZIONE 2011
  • ISCRIZIONI a tergo su cartellino - GR 2658 - a stampa -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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