Esamerone. episodi del Nuovo Testamento

icona, post 1725 - ante 1749

Tavola intera, con due doghe inserite nei due margini superiore e inferiore, senza incavo. Non si osserva presenza di tela preparatoria. Levkas. I bordi sono verdi, con filettatura gialla

  • OGGETTO icona
  • MATERIA E TECNICA tavola/ pittura a tempera
  • AMBITO CULTURALE Ambito Moscovita
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria degli Uffizi
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo degli Uffizi
  • INDIRIZZO piazzale degli Uffizi, Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'icona consta di sette scene, disposte su tre registri e corrispondenti ai sette giorni della settimana. Il registro superiore presenta la Sinassi dell'arcangelo Michele, la Crocifissione e l'Annunciazione; il registro mediano la Decollazione del capo di Giovanni Battista, la Resurrezione, la Discesa agli inferi e la Lavanda dei piedi. Il registro inferiore è interamente occupato dalla composizione del Sabato di tutti i santi. L'iconografia dell'Esamerone si basa sulla tradizione liturgica ortodossa, che collega ciascun giorno della settimana alla memoria di un personaggio o di un avvenimento sacro. Questa tradizione si evidenzia soprattutto nei canoni del mattutino dell'Ottoeco secondo cui nei giorni feriali, durante il mattutino, vengono cantati due canoni. Uno dei due canoni del lunedì è dedicato alle schiere angeliche, il martedì a Giovanni Battista; i canoni del mercoledì e del venerdì sono dedicati alla Croce e alla Madre di Dio; quelli del giovedì agli apostoli e a san Nicola, e quello del sabato a tutti i santi e defunti. Infine, il primo e principale dei tre canoni domenicali è dedicato alla Resurrezione del Signore. Nell'arte russa si ha notizia di icone che illustrano la dedicazione liturgica dei giorni della settimana fin dal XV secolo e quest'iconografia si formò definitivamente tra il XV e il XVI secolo. L'ordine tradizionale dei soggetti, corrispondenti alla sequenza dei giorni della settimana, nell'icona in esame è alterato. Il soggetto domenicale (Resurrezione e discesa agli inferi) qui si trova proprio al centro, tra le scene riferite al martedì e al giovedì, e questa particolarità avvicina l'icona alle raffigurazioni della Resurrezione e discesa agli inferi con feste, che erano straordinariamente diffuse nell'arte del XVIII-XIX secolo. In tal modo, la disposizione delle composizioni si conforma a uno schema iconografico più consueto e comprensibile. Il programma cristologico prevale qui su quello liturgico originario; a questo fatto si collega anche la collocazione della "Crocifissione" al centro del registro superiore, sopra la "Discesa agli inferi". Marcucci nella sua pubblicazione attribuiva l'icona alla tarda scuola Stroganov e la datava al XVII secolo. In realtà essa è abbastanza affine al gruppo principale di opere appartenenti alla collezione dell'Accademia fiorentina. All'interno di questo gruppo, a loro volta, si possono evidenziare alcune icone, verosimilmente dipinte dal medesimo artista, pressoché identiche per tecniche pittoriche ("Visione del sacrestano Juryš, con scene delle feste", "Resurrezione del Signore, con scene della Passione", "Dormizione della Madre di Dio"), tra cui si inserisce anche l'icona qui in esame. Tutte queste icone vennero
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900742664
  • NUMERO D'INVENTARIO Inv. 1890, 9349
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Le Gallerie degli Uffizi
  • ENTE SCHEDATORE Le Gallerie degli Uffizi
  • ISCRIZIONI presso la scena in alto a sinistra - SINASSI DELL'ARCANGELO MICHELE - caratteri cirillici - a pennello - russo
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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