San Francesco d'Assisi percosso dal padre/ San Francesco d'Assisi rinuncia ai beni del padre

dipinto murale staccato, post 1370 - ante 1390
Nelli Pietro (attribuito)
1345 ca./ 1419

n.p

  • OGGETTO dipinto murale staccato
  • MISURE Altezza: 147 cm
    Larghezza: 570 cm
  • ATTRIBUZIONI Nelli Pietro (attribuito)
  • ALTRE ATTRIBUZIONI Del Biondo Giovanni
  • LOCALIZZAZIONE Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Nella parte sinistra dell'affresco - sulla base delle antiche fonti agiografiche, ad esempio la "Vita prima di San Francesco" di Tommaso da Celano - viene raffigurato il giovane Francesco che, da poco convertitosi alla vita di penitente, è insultato e deriso dalla folla e, proprio al centro della scena, viene percosso con una verga dal padre Bernardone. Nella parte destra, invece, troviamo la scena - solo parzialmente conservata - che descrive la rinuncia ai beni da parte di Francesco. Soffermandosi sulla prima scena, si può notare come la scelta di ritrarre ed enfatizzare la reazione fisicamente violenta del padre di Francesco sia indice di una netta volontà drammatica, che si riflette anche nel particolare dei fanciulli pronti a scagliare pietre contro il giovane convertito ed a stento trattenuti. Peraltro, ciò appare come una sorta di citazione dell'analogo soggetto presente nelle "Storie francescane" affrescate da Giotto nella Cappella Bardi della stessa chiesa di S. Croce (così notava anche il Thode, 1993, p. 109.). Sfortunatamente l'affresco si presenta alterato da molte cadute pittoriche che precludono una sua puntuale lettura; in particolare si nota anche la perdita totale dell'azzurro di lapislazzuli sullo sfondo, al cui posto è visibile la prepazione sottostante di colore rosso. Tuttavia, l'impostazione spaziale della scena ed il modo di tratteggiare le figure e inserirle paratatticamente entro ampie architetture di fondo pare assimilabile ad altre scene del medesimo ciclo figurativo (come la "Prima venuta dei francescani a Firenze" o il "Sogno di Innocenzo III") maggiormente studiate dalla critica e attribuite prima a Giovanni del Biondo (scheda OA 09/ 00161213; Baldini 1957, pp.52-53; Becherucci 1983, p.167) e poi ricondotte alla paternità di Pietro Nelli, pittore fiorentino documentato dal 1374 al 1419 ed immatricolato nell'Arte de' Medici e Speziali nel 1382 (Tartuferi, 2001 e "Oratorio…" p. 91 e p. 176; cfr. pp. 108-110 per dettagli sulla figura del Nelli). Il Tartuferi colloca l'esecuzione del ciclo pittorico nell'ottavo decennio del Trecento, mentre Federica Baldini - sulla base di confronti stilistici con altre opere della maturità del Nelli (ex convento di San Domenico del Maglio a Firenze) - propende per la fine del decennio successivo. Peraltro, secondo la studiosa, a tale data il Nelli avrebbe anche conquistato una maggiore affermazione professionale, tale da giustificare una commissione prestigiosa come quella del chiostro della basilica francescana ("Oratorio…", pp. 176-177)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA detenzione persona giuridica senza scopo di lucro
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900742434
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Villa Corsini a Castello
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
  • DATA DI COMPILAZIONE 2010
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2010
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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