Madonna con Bambino
tabernacolo murale,
ca 1800 - ca 1899
Nicchia centinata chiusa da sportello contenente un rilievo
- OGGETTO tabernacolo murale
- AMBITO CULTURALE Ambito Fiorentino
- LOCALIZZAZIONE casa privata
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il tabernacolo a nicchia è posto sulla facciata di un edificio di costruzione cinquecentesca. Sulla facciata resta lo stemma del vicino monastero di San Francesco dei Macci, nato da un ospedale fondato da Caio di Francesco de' Macci nel 1335, affidato poco dopo all'ordine femminile francescano e infine soppresso nel 1808. Secondo il Guarnieri il tabernacolo fu realizzato all'inizio del secolo XX su iniziativa di un privato cittadino, ma la riproduzione della Madonna con Bambino posta all'interno dell'edicola è datata al secolo XIX. Il rilievo in gesso è una copia da un prototipo di Andrea della Robbia, di cui si conservano numerosi esemplari: tra i più noti la Madonna di Stia, conservata nella chiesa di Santa Maria Assunta a Stia, e la Madonna Segni, conservata nel Castello dei Vicari di Lari. La critica individua il modello di tali repliche in un prototipo originale perduto: secondo E. Reymond e G. Gentilini, la Madonna Segni sarebbe una replica a calco del 1524-1525 da un modello perduto di Andrea della Robbia, da cui deriverebbe anche la Madonna di Stia, datata alla fine del secolo XV; il Pope Hennessy individua il modello per la Madonna di Stia in un originale di Andrea del 1475. Il tipo 'di Stia' ha conosciuto nei secoli una lunga fortuna, derivata dalla pratica, già consolidata nella bottega dei della Robbia, di produrre piccoli rilievi in serie, soprattutto di soggetto mariano, destinati alla devozione domestica e all'arredo viario. Il rilievo nel tabernacolo di via San Cristofano è quasi identico alle altre repliche citate; sono state introdotte delle variazioni soltanto nella decorazione del parapetto, che ripropone motivi decorativi robbiani a formare una gocciola. In una lettera conservata tra le schede manoscritte del Carocci è riportata una descrizione del rilievo, definito calco in gesso coperto di tinta a olio di un'opera della maniera di Andrea della Robbia; a margine della carta lo stesso rilievo è descritto invece come terracotta bianca di pregio attribuita a Luca della Robbia
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
detenzione privata
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900742138
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
- DATA DI COMPILAZIONE 2010
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0