Santi

dipinto 1606 - 1611

Il dipinto raffigura, in primo piano, i Santi Bernardo di Chiaravalle e Torpè (al luogo in cui fu martirizzato allude forse lo sfondo di marina che si scorge in basso, a sinistra); dietro di essi compaiono, da sinistra a destra, Domenico, Benedetto, Antonio da Padova, Nicola da Tolentino, Francesco e Antonio Abate, a rappresentare i maggiori ordini monastici. In alto angeli sostengono la croce e gli oggetti simbolo della passione di Cristo

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura
  • MISURE Altezza: 3.12 m
    Larghezza: 2.23 m
  • ATTRIBUZIONI Paggi Giovanni Battista (1554/ 1627)
  • LOCALIZZAZIONE Pisa (PI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Secondo i documenti rintracciati dal Paliaga (1980, pp. 443-444), l'opera, secondo Bacci (1922, pp. 42-43, nota 68) corredata della firma attualmente illeggibile, venne commissionata prima del 18 marzo 1606, quando fu effettuato un primo pagamento di 221 lire a favore del Paggi che, in una lettera indirizzata ai Deputati al restauro, risalente al successivo 6 aprile, dichiarò di volerne inviare al più presto "uno schizzo o forse due"; fu terminata entro il 1611, come si legge nei documenti relativi al pagamento, il 13 agosto, di ulteriori 360 lire (pubblicati in BACCI 1922, pp. 42- 43, nota 68). Il riferimento al Cambiaso, evidente nell'ambientazione "dell'episodio immerso nello scenario notturno" (PALIAGA 1980, p. 444), non esaurisce la qualificazione formale ed espressiva dell'opera; l'illuminazione difatti, pure fortemente contrastata, invece di attutire il rilievo delle figure, definite per incastro di piani, alternativamente scuriti o in piena luce, com'è ad esempio nel Cristo davanti a Caifa (Genova, Accademia Ligustica), riesce, per la modulazione continua delle mezze ombre, a conservarne la leggibilità, anche tridimensionale. La "ricchezza di passaggi e delicatezza di penombre" con la quale appare simulata la qualità propriamente materica delle superfici obbedisce alle istanze di moderata verosimiglianza tipiche della cultura fiorentina tra Cinque e Seicento, a contatto della quale il Paggi compì la formazione; eppure l'immagine, per la raffinatezza che la tecnica rivela nel fingere simili effetti, ne resta connotata come preziosa, artificiosa per l'ostentazione che vi si mostra dell'abilità propriamente esecutiva. Così, com'è frequente nella produzione più tarda del pittore, ad esempio nella Comunione di S. Bonaventura (Genova, Albergo dei Poveri), la luce "si muove [...] davvero protagonista" nella profondità della scena, quasi immersa nella libera circolazione dell'atmosfera (PESENTI 1986, p. 29); eppure l'impostazione vistosa- mente scenografica della struttura compositiva, la morfologia astratta dei panneggi, il moltiplicarsi dei riflessi sulla compattezza della stesura, accentuano l'effetto di difficoltà ricercata dell'elaborazione formale. A un simile risultato non è estranea la mediazione "della grandiosa pala con la Circoncisione, che il Rubens inviò", nel 1605, a Genova, ripresa nell'impianto [...], ripartito in due settori" corrispondenti, in basso, al raggruppamento dei santi, in alto all'anello di putti" che reggono la croce. Certo, a mostrare una significativa distanza, d'intenzioni più che semplicemente di cultura, sta, rispetto alla struttura espansa, già barocca, della composizione in quella tela, la sorta di compressione che, nel dipinto pisano, ravvicina "i due comparti in una quasi continuità, una volta elisa l'apertura sul cielo". Del resto, a testimonianza dell'"ancora fresco" ricordo "di tanto illustre modello", nel disegno preparatorio (New York, Cooper-Hewitt Museum), assai simile nella disposizione delle figure alla soluzione poi adottata nelle redazione finale, la composizione appare concepita "in forma più larga e distesa" (CONTINI 1992 e, p. 235)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà privata
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900665690-1
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Pisa e Livorno
  • ENTE SCHEDATORE Opera Primaziale Pisana
  • DATA DI COMPILAZIONE 1995
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2007
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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