papa Innocenzo II approva la Regola francescana

dipinto murale staccato, post 1370 - ante 1390
Nelli Pietro (attribuito)
1345 ca./ 1419

A destra segue una scena mantenutasi solo parzialmente e quindi non identificabile. Si notano soltanto alcune architetture

  • OGGETTO dipinto murale staccato
  • MATERIA E TECNICA intonaco staccato/ pittura a fresco/ applicazione su masonite
  • MISURE Altezza: 140 cm
    Larghezza: 400 cm
  • ATTRIBUZIONI Nelli Pietro (attribuito)
  • ALTRE ATTRIBUZIONI Del Biondo Giovanni
  • LOCALIZZAZIONE Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La scena affrescata apparteneva al vasto ciclo di "Storie francescane" che decorava il primo chiostro di S. Croce, dal 1957 staccato a causa del precario stato conservativo e custodito nei depositi delle Gallerie fiorentine. L'insieme pittorico era composto da lunette, scene affrescate sulle pareti e una serie di "Santi" inseriti entro tondi polilobati che decoravano le volte. Soltanto alcune di queste figurazioni sono state studiate nello specifico dalla critica (ad esempio "La prima venuta dei Frati Minori a Firenze" e i tondi) e quindi manca, a tutt'oggi, una lettura complessiva ed approfondita del ciclo francescano. Peraltro, non si può escludere neppure la presenza di più mani per l'esecuzione di un ciclo come questo, caratterizzato da una notevole vastità di scene. Le attribuzioni hanno spaziato da una generica scuola giottesca (Cocci, 1964, pp.11-14), a figure ben definite, come Giovanni del Biondo (Baldini 1957, pp.52-53; Becherucci 1983, p.167) o Pietro Nelli (Tartuferi 1994, 2001; "Oratorio…"). Quest'ultimo, la cui personalità è stata approfondita in studi recenti, era un pittore fiorentino documentato dal 1374 al 1419, immatricolato nell'Arte de' Medici e Speziali nel 1382 ed attivo in numerose chiese cittadine e dei paesi limitrofi (ad esempio Impruneta, Bagno a Ripoli, Antella). Tartuferi, a cui si deve l'attribuzione al Nelli degli affreschi del chiostro (in particolare riferendosi alle scene della citata "Prima venuta" ed al "Sogno di Innocenzo III"), nota che, rispetto alla serie di tondi con Santii, essi "denunciano un linguaggio più antico e almeno in parte memore delle scene dell'Antella [Oratorio di Santa Caterina] e si rivelano assai legati stilisticamente agli affreschi nell'ex convento dei Girolamini alle Campora, presso Firenze, databili intorno al 1372" ("Oratorio…", p. 91). Riguardo al periodo di esecuzione del ciclo pittorico, il Tartuferi propone una data all'interno dell'ottavo decennio del Trecento, mentre Federica Baldini, nel suo recente intervento, propende per la fine del decennio successivo, sulla base di confronti stilistici con altre opere della maturità del Nelli (ex convento di San Domenico del Maglio a Firenze). Inoltre, a tale data, il Nelli avrebbe ormai raggiunto una maggiore affermazione professionale, tale da giustificare una commissione prestigiosa come quella del chiostro della basilica francescana ("Oratorio…", pp. 176-177)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA detenzione persona giuridica senza scopo di lucro
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900655642
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Le Gallerie degli Uffizi
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
  • DATA DI COMPILAZIONE 2010
  • ISCRIZIONI nella cornice sopra l'affresco - Illeggibile - caratteri gotici -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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