visione di frate Pacifico/ vestizione di frate Pacifico (?)

dipinto murale staccato, post 1370 - ante 1390
Nelli Pietro (attribuito)
1345 ca./ 1419

n.p

  • OGGETTO dipinto murale staccato
  • MISURE Altezza: 137 cm
    Larghezza: 492 cm
  • ATTRIBUZIONI Nelli Pietro (attribuito)
  • ALTRE ATTRIBUZIONI Del Biondo Giovanni
  • LOCALIZZAZIONE Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'affresco staccato presenta una scena legata alla figura di frate Pacifico, al secolo Guglielmo Divini, uno dei primi e più stretti compagni di Francesco, noto peraltro per essere stato, prima della conversione, uno dei più grandi autori di poesie del suo tempo. Viene qui illustrata la prima visione che egli ricevette e che lo indusse alla conversione. Così le fonti descrivono l'evento: "si incontrarono, lui e Francesco, presso un certo monastero di povere recluse. […] La mano di Dio si posò su di lui, e vide proprio con i suoi occhi corporei Francesco segnato in forma di croce da due spade, messe di traverso, molto splendenti: l'una si stendeva dalla testa ai piedi, l'altra, trasversale, da una mano all'altra, all'altezza del petto" (v. Tommaso da Celano, "Vita seconda", Cap. LXXII, 106). La scena a destra illustra, invece, la vestizione da parte di Francesco di un nuovo frate: è possibile che vi si debba identificare lo stesso frate Pacifico (come in altri casi del ciclo la vestizione esemplificherebbe il compimento del percorso di conversione) ma potrebbe anche rappresentare una scena a sé stante. La prima scena rappresenta una scelta iconografica abbastanza inusuale, come del resto altri soggetti rappresentati nel chiostro di S. Croce, a testimonianza della ricchezza figurativa che si associava alla vastità del ciclo pittorico. Non fu un caso, dunque, se essa colpì l'attenzione del Moisé. Infatti, citando le "antiche pitture dipinte e malconcie, che paiono dei tempi di Giotto o di poco posteriori, [che] rappresentano fatti della vita di San Francesco, con iscrizioni anch'esse per metà cancellate e guaste" (pp. 289-290) - di cui fra l'altro raccomandava la conservazione per il loro "merito storico ed artistico" (p.292) - lo studioso menzionava in particolare la scena raffigurante "San Francesco che predica a molto popolo, e mostra due spade, una perpendicolare colla punta a terra, ed una sopra orizzontale, a forma di Tau" (p. 290). Dato che le iscrizioni didascaliche che accompagnavano le figurazioni erano, come sopra notato, già illeggibili, il Moisé proseguiva la sua analisi provando ad "indovinare" il significato di tale soggetto. Egli proponeva che, nel contesto del contrasto politico fra Impero e Papato, il pittore avesse voluto rappresentare con le due spade la "doppia podestà della Chiesa, la civile e la divina" e anzi che "nelle spade in forma di croce volesse meglio figurare, simboleggiare la Chiesa". Dunque, concludeva chiedendosi se "potrebb'egli credersi che il pittore rappresentando San Francesco predicante, intendesse, con un leggero anacronismo, a fare allusione all'esercizio dei Frati Minori contro l'eretica pravità" (pp.290-292). Un altro studioso fu poi colpito dalla scena: il Thode - nella sua descrizione "dell'interminabile ciclo del chiostro di S. Croce" dove si trovano "soggetti di tutti i tipi" - sottolineava che fra le scene, a suo parere, "ben poco interessanti, sia per il soggetto, che per la realizzazione artistica […] degna di nota è soltanto la Visione di frate Pacifico, in cui Francesco appare con due spade incrociate davanti a sé" (cfr. traduzione di Bellosi, 1993, pp. 144-145). Dal punto di vista attributivo, questo affresco pare mostrare caratteri stilistici comparabili con le altre scene del ciclo pittorico e con la serie di tondi raffiguranti "Santi" entro cornici polilobate (ad esempio il modo di rendere i volti dei personaggi). È dunque presumibilmente riconducibile alla figura del pittore fiorentino Pietro Nelli, che eseguì il ciclo nell'ottavo o nono decennio del secolo XIV. Per dettagli sulle vicende attributive del ciclo pittorico e per la definizione della personalità del Nelli si rimanda alla scheda 09/00742431
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA detenzione persona giuridica senza scopo di lucro
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900655640
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Le Gallerie degli Uffizi
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
  • DATA DI COMPILAZIONE 2010
  • ISCRIZIONI nella cornice sopra l'affresco - Illeggibile - caratteri gotici - a pennello -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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