cornice di Tasso Battista del (attribuito), Allori Agnolo detto Bronzino (attribuito) (sec. XVI)

cornice, 1552 - 1552
Tasso Battista Del (attribuito)
notizie metà sec. XVI

La cornice ha forma centinata ed è costituita da quattro parti distinte e accostate (tre moduli lineari e grande arco superiore). Due sottili cornici perimetrali delimitano l'ampia fascia centrale che presenta una ricchissima decorazione intagliata e alternativamente dorata e colorata, costituita dalla sequenza ininterrotta di cartigli, volti di angeli e cariatidi, vasi, cesti di frutta, capitelli, teste di capri, mascheroni, paraste, rosette e drappi variamente accostati. In basso al centro è collocato un cartiglio al cui interno - dipinto di blu scuro - si trova un'iscrizione a caratteri dorati

  • OGGETTO cornice
  • MATERIA E TECNICA legno/ intaglio/ doratura/ pittura
  • ATTRIBUZIONI Allori Agnolo Detto Bronzino (attribuito): Disegno
    Tasso Battista Del (attribuito)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo dell'Opera di S. Croce
  • LOCALIZZAZIONE Convento di S. Croce
  • INDIRIZZO p.zza S. Croce, Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La cornice completava la grande pala con la "Discesa di Cristo al Limbo" eseguita dal Bronzino nel 1552 per la cappella Zanchini, situata nella controfacciata della basilica di Santa Croce (cfr. scheda n.09/00655622). La sua peculiare struttura con tutta la fascia perimetrale priva di ogni tipo di chiusura denota con chiarezza che l'arredo era stato ideato specificatamente per essere inserito entro l'imbotte dell'altare. L'assetto della cappella rimase inalterato fino al 1821, quando la pala fu trasferita alla Galleria degli Uffizi perché reputata non appropriata alla decorazione di una chiesa a causa dell'eccessiva presenza di figure nude e dunque invereconde. Nella nuova sede la "Discesa" fu completata da una cornice più semplice e quindi il binomio con quella originale - che nel frattempo era stata riadattata per contenere la "Deposizione" dell'Allori ora collocata nella cappella Dini - fu ricostruito solo intorno al 1912, quando l'opera tornò in Santa Croce per essere esposta nel museo. La cornice originale fu eseguita - probabilmente su disegno dello stesso Bronzino - dall'importante bottega di Battista di Marco del Tasso, secondo quanto propone Cecchi ("Angeli…", p. 184 ma vedi anche Speranza, idem p. 61), che in suoi studi precedenti ha anche delineato la figura di questo artista attivo a Firenze come legnaiuolo e intagliatore nella prima metà del Cinquecento (idem, p. 168). Peraltro, la stessa attribuzione è stata proposta dallo studioso anche per la cornice della tavola con la "Deposizione" del Salviati, in origine collocata anch'essa sulla controfacciata, nella contigua cappella Dini (cfr. scheda 09/00655621). Da quella realizzazione la cornice in esame se ne discosta per "l'intaglio più fermo e di taglio architettonico (idem, p. 184), caratteristica che induce proprio a ravvisarvi l'ideazione del Bronzino, insieme alla presenza di un ricco repertorio decorativo di spiccato gusto manieristico, che trova puntuali riscontri nelle figurazioni bronzinesche. Un esempio ne sono i disegni dei sedici arazzi con "Storie di Giuseppe" realizzati dall'artista proprio in quegli anni, nelle cui bordure si notano elementi che ricorrono quasi identici nell'apparato ornamentale della cornice (cfr. "Angeli…", p. 60). La cornice rappresenta un raro esemplare originale ancora conservato, peraltro di notevolissima importanza sia per le dimensioni monumentali che per la qualità dell'intaglio a carattere scultoreo e l'abbondanza degli elementi ornamentali. Proprio per la sua eccezionalità è stata oggetto di un recente restauro che ha portato finalmente rimedio ai gravi danni da essa subiti in occasione dell'alluvione del 1966 e ne ha integrato le mancanze, al fine di ridare piena leggibilità e completezza a quest'opera di grande valore artistico (per approfondimenti sul restauro e per dettagli sulla tecnica di esecuzione, cfr. "Angeli...", pp. 195-206)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900655624
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
  • DATA DI COMPILAZIONE 2010
  • ISCRIZIONI nel cartiglio centale in basso - POPULUS QUI SEDEBAT IN TENEBRIS/ VIDIT LUCEM MAGNAM - lettere capitali -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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