veduta della villa della Petraia

stipo, ca 1615 - ca 1620

stipo poggiante su tavolo; lo stipo è costituito da una base impiallacciata di legno granatiglio con tre cassetti; nella parte centrale sei colonnette sostenute da alti plinti scandiscono il fronte dello stipo in cinque sezioni decorate da sottili cornicette lavorate a guilloché; le sezioni più esterne hanno tre cassetti in pietra di paragone a commesso di pietre dure con uccelli, fiori e frutti; le sezioni laterali alla centrale presentano un sportellino con pannello in pietra di paragone a commesso con decoro di un vaso con fiori e sottostante cassettino con rametto di fiori; nella parte centrale pannello con veduta della Villa Petraia a commesso di Pietre dure e sottostante cassetto con cartiglio a commesso di pietra paesina; l'attico scandito da una balaustratina in legno con plinti presenta cassettini con rametti di frutti e valve di conchiglia a commesso di pietre dure

  • OGGETTO stipo
  • MATERIA E TECNICA legno di ebano/ intaglio/ impiallacciatura
    pietre dure/ commesso
    legno di granatiglio/ impiallacciatura/ intaglio
  • MISURE Profondità: 47 cm
    Altezza: 80 cm
    Larghezza: 132 cm
  • AMBITO CULTURALE Botteghe Granducali Fiorentine
  • ATTRIBUZIONI Bilivert Giovanni (1576/ 1644): Disegno
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo di Palazzo Vecchio
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Vecchio o della Signoria
  • INDIRIZZO P.zza della Signoria, Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'elegante e sobrio stipo è suddiviso in 17 scomparti con pannelli a commesso di pietre dure suddivisi da trabeazione, semicolonne e fasce in ebano decorate a guilloché. Sui pannelli minori sono illustrati rametti con frutta e uccelli, su quelli più grandi vasi con fiori.Nel pannello centrale è rappresentata una veduta della villa della Petraia e del giardino.Il pannello con la veduta, per la sua freschezza che si conserva anche nella traduzione in pietre dure, è stato messo in relazione da Gonzales Palacios con alcuni acquerelli con vedute delle ville medicee,pagati a Giovanni Bilivert nel maggio 1615 da Cosimo II, destinati appunto al lavoro di commesso.Forse fu realizzata solo la villa della Petraia, mentre le altre vedute non furono mai tradotte in pietre dure. Lo stesso studioso ha accertato che lo stipo è da identificare con quello citato, nel 1648, nell'inventario del principe Don Lorenzo, fra gli arredi della villa della Petraia. Oltre al documento di pagamento al Bilivert del 1615, anche la tipologia dell'arredo e lo stile hanno indotto gli studiosi ad una datazione del manufattoal secondo decennio del XVII secolo
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900649682
  • NUMERO D'INVENTARIO Sculture 1093
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
  • DATA DI COMPILAZIONE 2014
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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