Bacchino della crittogama. Bacco giovane

scultura, 1859 - 1859

N.P

  • OGGETTO scultura
  • MATERIA E TECNICA marmo/ scultura
  • ATTRIBUZIONI Dupré Giovanni (1817/ 1882)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria d'Arte Moderna
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Pitti
  • INDIRIZZO piazza de' Pitti, 1, Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Giovanni Duprè, nel corso della attività ebbe occasione di eseguire più volte la statua che ebbe nelle diverse fonti, viene chiamata indifferentemente Bacchino della crittogama, Bacchino dolente e Bacchino malato. Esistono documenti certi che consentono una esatta datazione dell'originale nonchè l'individuazione del relativo committente. Infatti nell'album di antiche fotografie di opere dell'artista conservato nella villa Duprè di Fiesole, documento di grande interesse giacchè contiene numerose note autografe dello scultore, sotto la fotografia di un modello in gesso del Bacchino della crittogamma si legge la seguente annotazione del Duprè: 'bacco Crittogamo/ questa statua fu scolpita nel 1854/ Il bozzetto, o la prima idea la feci l'anno/ antecedente quando andai a Napoli per Salute/ e fu veramente allora che la malattia/ dell'uva infieriva e mi suggerì questa idea/ l'originale è a Pietroburgo dal Principe/ Bosboroko. Lo/ ripetei pel Signor Gatti che/ lo vendè a Londra e non mi ricordo a chi/ dopo fu ripetuto pel Signor / Ducca (sic.)Ala Ponzoni dimorante ora/ a Parigi e un altro pel Signor/ Vonwiller di Napoli./ G. Duprè'. Tali notizie corrispondono con quanto pubblicato nell'autobiografia dello scultore in cui si precisa che il bozzetto, eseguito prima del soggiorno napoletano (ottobre 1853-primavera 1854), fu distrutto subito dopo il ritorno delle scultore a Firenze e che il nuovo bozzetto eseguito subito dopo, fu in seguito donato dall'artista a un sacerdote di Verona del quale non viene riportato il nome (G. Duprè, 1879, 227, 258). Comunque la prima redazione in marmo non era terminata prima dell'estate 1857, giacchè il 5 giugno 1857 Egisto Giampaoli (primo aiuto dello studio Duprè) scrive allo scultore una lettera nella quale, fra l'altro, è detto: 'Il Bardi (altro aiutsnte dello studio Duprè) è molto avanti col suo Bacchino' (Lettera conservata nell'archivio Duprè a Fiesole). L'originale, in considerazione della documentata commissione russa, dovrebbe essere sicuramente quello conservato nel Museo dell'Ermitage di Leningrado. Dalle repliche menzionate nella nota del Duprè più sopra riportata, quella per il barone Vonwiller di Napoli era stata certamente era stata certamente eseguita prima del 1863, visto uno dei suoi Bacchini malati nella raccolta del not collezionista (G. Duprè, 1879, 369). Per quanto riguarda la replica quì esposta, firmata e datata 1859 che proviene da una collezione genovese, si può avanzare l'ipotesi che essa sia da identificare con quella per il 'Signor Milius' ricordata nel documento riportato, anche in considrezione del fatto che nel 1875 un marmo del Baqcchino della Crittogama si trovava nella raccolta di Federico Mylius a Genova(F. Alizeri, 1875, 322). In mancanza della definitiva conferma di tale supposizione, e in considerazione delle ragioni esposte nella scheda relativa al Bacchino festante, rimane aperta l'ipotesi alternativa che questa redazione del Bacchino della crittogama possa essere quella acquistata dal noto mercante d'arte Angiolo Gatti dal quale fu successivamente venduta sul mercato londinese
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900648498
  • NUMERO D'INVENTARIO Giornale GAM 2709
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Le Gallerie degli Uffizi
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
  • DATA DI COMPILAZIONE 1974
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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