Dio Padre benedice David

miniatura,

Iniziale fogliata grande con figure e fregio marginale B(eatus vir), rubr. Tempore vero pascali antiphona. Alleluia. Psalmus. Corpo della lettera rosa formato da foglie che si espandono alle estremità dell’asta, da dove parte il fregio entro il quale è un tondo con la figura di San Francesco che mostra le stimmate. Sul fondo della lettera è Dio Padre con lunga barba e capelli bianchi che benedice David intento a suonare il salterio; egli indossa una cappello con la corona e un bel manto cangiante di celeste e rosso

  • OGGETTO miniatura
  • MATERIA E TECNICA pergamena/ pittura a tempera
    pergamena/ miniatura
    gesso/ doratura
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Nazionale del Bargello
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo del Bargello o del Podestà già del Capitano del Popolo
  • INDIRIZZO v del Proconsolo, 4, Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Del Salterio Inv. n. 9, segnato anche A 47, non sono rintracciabili, al momento, molte notizie storico-critiche e bibliografiche. Quello che si può dedurre è che la sua illustrazione risale, almeno per la maggior parte delle miniature, agli anni compresi tra il 1435 e il 1450, anno della canonizzazione, per opera di papa Niccolò V, di san Bernardino da Siena, raffigurato a c. 25v. Il codice dovrebbe provenire da un convento francescano, infatti nella miniatura di apertura a c. 2v appare san Francesco entro un medaglione al centro del fregio nel margine inferiore e sempre dall'Ordine francescano proveniva anche san Bernardino. Di particolare interesse iconografico è la miniatura che ritrae il santo a c. 25v con il Cristogramma e tre mitre bianche deposte in terra che ricordano i suoi tre rifiuti della carica vescovile per le città di Siena nel 1427, di Ferrara nel 1431 e di Urbino nel 1435. Questi riferimenti cronologici sono di particolare importanza per la datazione del codice che dovrebbe essere posteriore al 1435, poiché sono raffigurati tre cappelli vescovili che ricordano il suo rifiuto delle cariche, e anteriore al 1450, anno della santificazione, poiché, nella stessa miniatura a c. 25v, la testa del santo appare circondata dall'aureola raggiata, tipica dei beati non ancora santificati. Nel Salterio sembrano intervenire almeno due miniatori: uno nella carta di apertura (c. 2v), nelle iniziali con san Bernardino (cc. 25v, 41v), nell'iniziale con san Francesco (c. 16v), in una iniziale con David nelle acque (cc. 116r) e nei frati in coro (c. 175r) probabilmente di origine toscana o centro-italiana; l'altro miniatore, che sembra aver realizzato le iniziali con re David (c. 70r), con i musici (c. 150r) e forse quella con una scena di lapidazione (c. 93r), si differenzia per una probabile origine diversa, forse francese e vicina alla miniatura avignonese della fine del XIV inizi XV secolo
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900645747-2.1
  • NUMERO D'INVENTARIO Bargello Libri miniati 9
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA I Musei del Bargello - Museo Nazionale del Bargello
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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