Membr.; cc. I (cart.) + 255 + I’ (cart.); rubriche in inchiostro rosso, segni paragrafali azzurri. Numerazione moderna a matita nell’angolo superiore del margine esterno; numerazione antica nell’angolo superiore del margine esterno a penna sottile e inchiostro nero sul recto, sul verso numerazione in cifre arabe errata in alcune carte; presenza saltuaria di altra numerazione a penna e inchiostro nero al centro del margine esterno che non segue quella corrente. 33 fascicoli quasi tutti quaterni, duerno (XXVII), trierno (I) con richiami al centro del margine inferiore (l’ultimo fascicolo si conclude con un richiamo, segno che il codice è stato ricucito e depauperato di almeno un fascicolo). Scrittura Testualis eseguita da un’unica mano con inchiostro bruno e rosso su 1 colonna di scrittura con 16 righe di testo (alcune carte presentano righe di tetragramma in numero variabile). Iniziali: 2435 iniziali filigranate, 1 iniziale decorata, 9 iniziali istoriate o figurate
- OGGETTO miniatura
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MATERIA E TECNICA
CUOIO
LEGNO
- AMBITO CULTURALE Bottega Toscana Ambito Francese
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Nazionale del Bargello
- LOCALIZZAZIONE Palazzo del Bargello
- INDIRIZZO Via del Proconsolo 4, Firenze (FI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Del Salterio Inv. n. 9, segnato anche A 47, non sono rintracciabili, al momento, molte notizie storico-critiche e bibliografiche. Quello che si può dedurre è che la sua illustrazione risale, almeno per la maggior parte delle miniature, agli anni compresi tra il 1435 e il 1450, anno della canonizzazione, per opera di papa Niccolò V, di san Bernardino da Siena, raffigurato a c. 25v. Il codice dovrebbe provenire da un convento francescano, infatti nella miniatura di apertura a c. 2v appare san Francesco entro un medaglione al centro del fregio nel margine inferiore e sempre dall'Ordine francescano proveniva anche san Bernardino. Di particolare interesse iconografico è la miniatura che ritrae il santo a c. 25v con il Cristogramma e tre mitre bianche deposte in terra che ricordano i suoi tre rifiuti della carica vescovile per le città di Siena nel 1427, di Ferrara nel 1431 e di Urbino nel 1435. Questi riferimenti cronologici sono di particolare importanza per la datazione del codice che dovrebbe essere posteriore al 1435, poiché sono raffigurati tre cappelli vescovili che ricordano il suo rifiuto delle cariche, e anteriore al 1450, anno della santificazione, poiché, nella stessa miniatura a c. 25v, la testa del santo appare circondata dall'aureola raggiata, tipica dei beati non ancora santificati. Nel Salterio sembrano intervenire almeno due miniatori: uno nella carta di apertura (c. 2v), nelle iniziali con san Bernardino (cc. 25v, 41v), nell'iniziale con san Francesco (c. 16v), in una iniziale con David nelle acque (cc. 116r) e nei frati in coro (c. 175r) probabilmente di origine toscana o centro-italiana; l'altro miniatore, che sembra aver realizzato le iniziali con re David (c. 70r), con i musici (c. 150r) e forse quella con una scena di lapidazione (c. 93r), si differenzia per una probabile origine diversa, forse francese e vicina alla miniatura avignonese della fine del XIV inizi XV secolo
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900645747-0
- NUMERO D'INVENTARIO Bargello Libri miniati 9
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA I Musei del Bargello - Museo Nazionale del Bargello
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
- DATA DI COMPILAZIONE 2009
- ISCRIZIONI cartellino cartaceo sul piatto posteriore - Cantoria - a matita -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0