miniatura, insieme - bottega pisana (ultimo quarto sec. XIV)

miniatura, post 1375 - ante 1399

Il codice contiene i canti dalla Pasqua alla venticinquesima domenica dopo il Corpus Domini, comprese le feste dell'Ascensione, della Pentecoste e della Trinità; cc. I (membr.) + 192; inchiostro (bruno, rosso, azzurro); colori a tempera, oro (in foglia su bolo); penna e pennello; 24 fascicoli, tutti quaterni regolari. Numerazione originale in cifre romane al centro del margine superiore con inchiostro alternato rosso e azzurro (cc. 1-192); numerazione posteriore in cifre arabe e inchiostro bruno nell'angolo superiore del margine esterno (cc. 1-192) coincidente con quella originale. Richiami dei fascicoli al centro del margine inferiore. Scrittura Testualis eseguita da un'unica mano con inchiostro bruno e rosso (cc. 1r-192v); a c. 192v è stato aggiunto posteriormente un altro testo che finisce sulla sguardia della coperta posteriore

  • OGGETTO miniatura
  • MATERIA E TECNICA pergamena/ pittura a tempera
    pergamena/ miniatura
    gesso/ doratura
    pergamena/ inchiostro
  • MISURE Altezza: 588 mm
    Larghezza: 420 mm
  • AMBITO CULTURALE Bottega Pisana
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo di S. Marco
  • LOCALIZZAZIONE Convento di S. Marco
  • INDIRIZZO P.zza S. Marco, 3, Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il codice fa parte del gruppo di corali provenienti dalla chiesa di Santa Maria del Carmine di Firenze che, nella seconda metà dell'Ottocento, in seguito alle soppressioni napoleoniche, entrarono a far parte della collezione del Museo di San Marco. Attribuito a un Ignoto miniatore del secolo XV dal Rondoni (1876 pp. 73-75, n. 56), ma già segnato come proveniente dal Carmine, fu studiato dal D'Ancona (1914, Vol. II, I, pp. 203-205) che non ne individuò il miniatore ma lo ascrisse ad un artista del XV secolo, caratterizzato da uno stile "ritardatario" ma abile in alcune figure nel raggiungere una certa grandiosità, nonostante realizzi spesso figure sproporzionate. Le ultime miniature, invece, di qualità scadente, sarebbero riconducibili ad un discepolo; di particolare pregio sono i fregi decorati con uccelli e animali fantastici. Lo studioso ipotizza che, nel monaco ai piedi della miniatura a c. 1r con la Resurrezione, si possa identificare l'ignoto miniatore che eseguì l'opera. Il Chiarelli (1968(1981), p. 65) attribuisce il codice a Don Simone camaldolese e scuola, uniformandolo così al gruppo degli altri codici provenienti dal Carmine e in gran parte attribuiti al miniatore camaldolese, escludendone la miniatura a c. 31r, attribuita a Giovanni del Biondo, e le tredici iniziali con la figura di re David e una con l'Eterno di mano più incerta. La Scudieri (La Miniatura, in La Chiesa e il Convento di San Marco a Firenze, Firenze 1990, V. II, p. 13) ne esclude l'attribuzione a Don Simone camaldolese e a Giovanni del Biondo per la c. 31r, rimanendo sull'attribuzione a tre anonimi miniatori: il primo, che la studiosa ritiene un tardo seguace di Pacino di Bonaguida, sarebbe autore delle miniature alle cc. 146v, 168r, 171v, 177r, il secondo delle cc. 26r, 31r, 50v, 64r, 78v, caratterizzate da uno stile aulico e dalle forme espanse legate ai modelli pittorici, mentre, nelle restanti carte, sarebbe presente il principale responsabile dell'illustrazione del codice, le cui miniature sono caratterizzate da una maniera espressionistica che si allontana dai canoni fiorentini per avvicinarsi a un gusto nordico al quale riconducono l'impostazione di scene complesse animate da figure contorte e il prolificare di drôlerie e animali fantastici nei fregi. Anche La Ciardi (Codici pisani trecenteschi a Firenze, in La miniatura italiana in età romanica e gotica Atti del I Congresso di Storia della Miniatura Italiana (Cortona, 26 - 28 maggio 1978) a cura di G. Vailati Schoenburg Waldenburg, Firenze 1979, pp. 513 e segg.), infatti, aveva distinto le mani di due miniatori che ipotizza di provenienza pisana
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900645707-0
  • NUMERO D'INVENTARIO S. Marco e Cenacoli 570
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
  • DATA DI COMPILAZIONE 2007
  • ISCRIZIONI piatto posteriore, cartellino - D/[...] de tempore [...] - corsivo - a matita - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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