ritratto di papa Pio VI; figura che invoca Dio
medaglia,
1775 - 1775
Weber Giovanni Zanobio (1737 Ca./ 1806 Ca)
1737 ca./ 1806 ca
D. Ritratto di papa Pio VI, R. figura che invoca Dio
- OGGETTO medaglia
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MATERIA E TECNICA
bronzo/ fusione
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MISURE
Diametro: 40 mm
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ATTRIBUZIONI
Weber Giovanni Zanobio (1737 Ca./ 1806 Ca)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo di Casa Martelli
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Martelli
- INDIRIZZO Via Zannetti, 8, Firenze (FI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Questa medaglia, firmata e datata 1775 dal medaglista fiorentino Giovanni Zanobio Weber ritrae Pio VI, Giovanni Angelo Braschi (1717-1799), papa dal 1775. Giovanni Angelo Braschi, figlio del conte Marco Aurelio Tommaso Bra schi e di Anna Teresa Bandi, nacque a Cesena. Dopo una laurea in legge, si trasferì a Ferrara dove fu nominato segretario del cardinale Ruffo, vesco vao di Ostia e Velletri. Entrato in contatto con Benedetto XIV dopo una mi ssione a Napoli, fu nominato segretario e canonico di San Pietro. Fu nomin ato prelato da Clemente XIII nel 1758 e tesoriere della Camera apostolica nel 1766. Clemente XIV lo promosse cardinale di Sant'Onofrio nel 1773. Due anni più tardi fu eletto papa. Durante il suo pontificato, l'Italia fu in vasa dalle truppe napoleoniche. Nel 1796 Pio VI dovette cedere Bologna, Fe rrara e Ancona al nemico e nel 1797 le truppe di Ferdinando I di Napoli, a lleatosi nel frattempo con Napoleone invasero i feudi papali. Il Pontefice fu costretto a siglare il Trattato di Tolentino. L'uccisione del generale Duphot in un tumulto diede ai francesi il pretesto per occupare Roma e de porre Pio VI. Il pontefice, fatto prigioniero, fu incarcerato a Siena e al la Certosa di Firenze, prima del trasferimento in Francia, dove fu tratten uto in prigione a Grenoble e a Valence, dove egli morì. Giovanni Zanobio W eber, nipote e allievo del celebre medaglista Lorenzo Maria, è ricordato n el 1753 nell'autobiografia dello zio. Grazie all'intercessione dello zio, Giovanni Zanobio fu nominato capo incisore della Zecca fiorentina e egli m antenne la carica anche dopo il 1766, quando Luigi Siries subentrò a Loren zo Maria come direttore della Zecca. Alcuni talleri austriaci coniati tra il 1761 e 1765, che portano la sua sigla I.Z.V., hanno indotto gli storiog rafi del passato ad ipotizzare un soggiorno di Giovanni Zanobio presso la Zecca di Vienna, ma recenti studi suggeriscono che essi siano stati battut i alla Zecca di Firenze, dietro permesso del granduca Pietro Leopoldo. Par e più plausibile l'ipotesi di un soggiorno del medaglista a Parma nel 1786 , la data che compare su un piccolo gruppo di medaglie celebranti illustri personaggi della stessa città emiliana. Giovanni Zanobio Weber fu un meda glista prolifico, anche se la sua produzione è caratterizzata da una notev ole discontinuità di stile e di qualità
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900645605
- NUMERO D'INVENTARIO Martelli 366
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA I Musei del Bargello - Casa Martelli
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
- DATA DI COMPILAZIONE 1992
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2005
- ISCRIZIONI diritto - PIVS. VI. BRASCHIVS. PATRICIVS. CAESENAE. PONT. M. PP - lettere capitali - non determinabile - latino
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0