ritratto di Francesco I de' Medici; arti figurative

medaglia, 1785 - 1785

D. Ritratto di Francesco I de' Medici, R. le arti figurative

  • OGGETTO medaglia
  • MATERIA E TECNICA bronzo/ fusione
  • ATTRIBUZIONI Weber Giovanni Zanobio (1737 Ca./ 1806 Ca)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo di Casa Martelli
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Martelli
  • INDIRIZZO Via Zannetti, 8, Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Questa medaglia ritrae Francesco I de' Medici (1541-1587), figlio di Cosim o I de' Medici e sua prima moglie Leonor Alvarez de Toledo. Francesco fu a ssociato al governo nel 1565 e successe al padre sul trono granducale nel 1574. Nel 1565 egli sposò l'arciduchessa d'Austria Johanna von Habsburg, m a pochi anni dopo le nozze cominciò una tresca amorosa con Bianca Cappello , una dama veneziana che egli sposò dopo la morte di Johanna nel 1578. Mor ì senza eredi maschi legittimi nel 1587, lasciando il granducato al fratel lo Ferdinando I. L'allegoria delle arti figurative a tergo allude forse al mecenatisimo di Francesco I, ricordato per lo Studiolo in Palazzo Vecchio che racchiudeva la sua raccolta di meraviglie, ornato da affreschi e spor telli dipinti dai maggiori artisti del periodo. La medaglia porta la firma di Giovanni Zanobio Weber: fa infatti parte di una serie di ventun medagl ie con ritratti di membri di Casa Medici eseguite da Weber nel 1785, data che compare sulla prima medaglia della serie raffigurante Chiarissimo de' Medici (cfr. l'esemplare conservato nella raccolta di Casa Martelli, Inv. n. 326, scheda OA 0900645604). La serie ben rappresenta la produzione di m edaglie di Weber, prolifica ma di livello qualitativo e stilistico discont inuo. Giovanni Zanobio Weber, nipote e allievo del celebre medaglista Lore nzo Maria, è ricordato nell'autobiografia dello zio, che fu stilata nel 17 53. Grazie all'intercessione dello zio, Giovanni Zanobio fu nominato capo incisore della Zecca fiorentina e egli mantenne la carica anche dopo il 17 66, quando Luigi Siries subentrò a Lorenzo Maria come direttore della Zecc a. Alcuni talleri austriaci coniati tra il 1761 e 1765, che portano la sua sigla I.Z.V., hanno indotto gli storiografi del passato ad ipotizzare un soggiorno di Giovanni Zanobio presso la Zecca di Vienna, ma recenti studi suggeriscono che essi siano stati battuti a Firenze, dietro permesso del g randuca Pietro Leopoldo. Un piccolo gruppo di medaglie celebranti illustri personaggi di Parma ci fa supporre che Giovanni Zanobio lavorò anche in q uesta città intorno al 1786
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900645594
  • NUMERO D'INVENTARIO Martelli 316
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
  • DATA DI COMPILAZIONE 2005
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2005
  • ISCRIZIONI diritto - FRANCISCVS. I. D. G. MAGN. DVX. ETR - a penna - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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