ritratto di Gian Gastone de' Medici; sole radiato
medaglia,
1785 - 1785
Weber Giovanni Zanobio (1737 Ca./ 1806 Ca)
1737 ca./ 1806 ca
D. Ritratto di Gian Gastone de' Medici, R. sole radiato
- OGGETTO medaglia
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MATERIA E TECNICA
bronzo/ fusione
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ATTRIBUZIONI
Weber Giovanni Zanobio (1737 Ca./ 1806 Ca)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo di Casa Martelli
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Martelli
- INDIRIZZO Via Zannetti, 8, Firenze (FI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Questa medaglia ritrae il granduca Gian Gastone de' Medici (1671-1737), il terzo dei tre figli nati al burrasco matrimonio tra Cosimo III de' Medici e Marguerite Louise d'Orléans. Gian Gastone aveva solamente quattro anni quando sua madre si separò dal padre e lasciò definitivamente la Toscana p er tornare in Francia. Nel 1697 Gian Gastone sposò Anna Maria Franziska vo n Sachsen Lauenburg e si trasferì presso la residenza della moglie a Reich stadt, da dove si allontanò spesso per soggiornare a Praga. Il matrimonio infelice si concluse di fatto nel 1708 quando Gian Gastone fece ritorno in Toscana, solo e senza figli. Nel 1713 morì il fratello maggiore di Gian G astone, il gran principe Ferdinando: così nel 1723 alla morte di Cosimo II I fu Gian Gastone a succedergli sul trono granducale di Toscana, l'ultimo del casato a regnare. La medaglia porta la sigla di Giovanni Zanobio Weber : fa infatti parte di una serie di medaglie medicee eseguite da Weber nel 1785, data che compare sulla prima medaglia della serie raffigurante Chiar issimo de' Medici (cfr. l'esemplare conservato nella raccolta di Casa Mart elli, Inv. n. 326, scheda OA 0900645604). La serie ben rappresenta la prod uzione di medaglie di Weber, prolifica ma di livello qualitativo e stilist ico discontinuo. Giovanni Zanobio Weber, nipote e allievo del celebre meda glista Lorenzo Maria, è ricordato nell'autobiografia dello zio, che fu sti lata nel 1753. Grazie all'intercessione dello zio, Giovanni Zanobio fu nom inato capo incisore della Zecca fiorentina e egli mantenne la carica anche dopo il 1766, quando Luigi Siries subentrò a Lorenzo Maria come direttore della Zecca. Alcuni talleri austriaci coniati tra il 1761 e 1765, che por tano la sua sigla I.Z.V., hanno indotto gli storiografi del passato ad ipo tizzare un soggiorno di Giovanni Zanobio presso la Zecca di Vienna, ma rec enti studi suggeriscono che essi siano stati battuti a Firenze, dietro per messo del granduca Pietro Leopoldo. Un piccolo gruppo di medaglie celebran ti illustri personaggi di Parma ci fa supporre che Giovanni Zanobio lavorò anche in questa città intorno al 1786
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900645591
- NUMERO D'INVENTARIO Martelli 313
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
- DATA DI COMPILAZIONE 2005
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2005
- ISCRIZIONI diritto - IOANNES. GASTO. MAGN. DVX. ETR - a penna - latino
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0