console Basilio; personificazione di Roma; corsa di carri

valva di dittico 541 - 541

Placca di dittico consolare, il cui retro presentava un incavo per la cera, ora levigato. Delimitata, in basso e sui lati lunghi, da una cornice a foglie stilizzate. Nella parte superiore è incisa l’iscrizione latina, all’interno di un architrave modanato sostenuto da un capitello corinzio. Al di sotto sono rappresentate due figure di grandi dimensioni: a sinistra, il console Basilio, raffigurato in posizione frontale, con volto allungato, occhi grandi con pupille forate con il trapano. Egli regge uno scettro terminante con una croce (scipio) e la mappa circensis, che segnalava l’inizio dei giochi del circo. Accanto a lui, in atto di cincergli la spalla con una mano è la personificazione di Roma che regge un fascio littorio e una corona d’alloro. In basso, è intagliata una corsa di carri, con quattro quadrighe che girano intorno alla spina delimitata da tre obelischi a ciascuna estremità. Sulla destra, un giovane con indosso una semplice tunica manicata si volge verso un personaggio più alto, vestito da senatore, reggente un rotulus semi-svolto, con il braccio teso e due dita alzate

  • OGGETTO valva di dittico
  • MATERIA E TECNICA avorio/ incisione, intaglio, foratura, trapanatura
  • MISURE Altezza: 34.5 cm
    Larghezza: 12.9 cm
  • AMBITO CULTURALE Ambito Romano
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Musei del Bargello - Museo Nazionale del Bargello
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo del Bargello
  • INDIRIZZO Via del Proconsolo 4, Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Si tratta della placca posteriore di un dittico consolare, formato da due tavolette da scrittura unite con cerniera. Un frammento della valva anteriore si conserva al Museo delle Arti Decorative del Castello Sforzesco di Milano (inv. Avori 10) e reca iscritto: ET INL(USTRIS) EX COM(ITE) DOM(ESTICORUM) PAT(RICIUS) CONS(UL) ORD(INARIUS). Esso raffigura una Vittoria alata, seduta su un globo, con i piedi al di sopra delle ali aperte di un’aquila, nell’atto di presentare un clipeo con il busto di Basilio circondato dall’iscrizione BONO REI PVBLICE ET ITERVM. Strette affinità stilistiche, così come la corrispondenza degli architravi recanti le iscrizioni assicurano l’appartenenza a un medesimo oggetto. La placca del Bargello, resa nota già nel XVIII secolo, è stata ampiamente studiata dalla critica, soprattutto per quel che riguarda l’identificazione di Basilio, nome portato da vari consoli. Buonarroti (1712) lo aveva riconosciuto nel Basilio console del 541; Graeven (1892), seguito da Delbrueck (1929) e Fritz Volbach (1976), lo identificavano con Basilio console nel 480, in base a un confronto con il Dittico di Boezio, console romano nel 487 (Brescia, Museo di Santa Giulia). Nel 1982 Cameron e Schauer recuperarono l’ipotesi di Basilio console nel 541, confermata anche dalla critica successiva (Gaborit-Chopin in Ciseri 2018, p. 57). Soltanto costui portò il nome di Anicio Fausto Albino Basilio e i titoli indicati nelle iscrizioni. A conferma, la critica ha osservato che alcuni dettagli, come l’astuccio del fascio littorio con decoro a laterizi (visibile sul Dittico di Filosseno del 525; Parigi, Bibliothèque nationale de France, Département des Monnaies, médailles et antiques, inv. Chabouillet 3266) o la croce, qui ritoccata ma che compare anche nei dittici di Areobindo del 506 (Lucca, Museo della Cattedrale) e di Clementino del 513 (Liverpool, Walker Art Gallery, inv. M. 10036), non possono essere anteriori al VI secolo. Se l’identificazione con il Basilio VI secolo è unanimemente accolta, resta problematico l’ambito di esecuzione della valva. L’iscrizione inizia nella tavoletta del Bargello, quella posteriore, soluzione tipica dei dittici eseguiti in Occidente nel periodo in cui Basilio veniva nominato da Giustiniano console per l’Oriente, a Costantinopoli nel 541, senza una collega per l’Occidente. Lo stile qui dispiegato non si ritrova nei dittici eseguiti a Costantinopoli nella prima metà del VI secolo, ma non sono noti manufatti equivalenti per l’Occidente. La critica ha ipotizzato che l’avorio sia stato eseguito a Roma, città da cui Basilio fuggì nel 546 davanti alle truppe degli Ostrogoti. Egli fu l’ultimo a ricoprire la carica di console; successivamente il titolo verrà attribuito in modo discontinuo agli imperatori. A livello iconografico si segnala che il tema della corsa dei carri, assai raro, si ritrova solo nella valva del Dittico dei Lampadii, della prima metà del V secolo (Brescia, Museo di Santa Giulia; cfr. Gaborit-Chopin in Ciseri 2018, p. 56). I personaggi in basso a destra, sono stati identificati come Basilio (Mountfaucon 1724); un senatore (Volbach 1976); uno schiavo affrancato (Westwood 1876), ma la critica più recente ipotizza sia da collegarsi al tema dei giochi. Quanto alle vicende collezionistiche del manufatto, come ha ricostruito Ciseri (2018), la placca è attestata a Roma nel giugno 1671 quando l’archeologo Ottavio Falconieri la descrisse in una lettera al cardinale Leopoldo de’ Medici, riferendogli il prezzo a cui l’avrebbe potuta acquistare. All’epoca essa era di proprietà di Francesco Camelli, agente romano di fiducia dei Medici, nonché “custode” al Palazzo della Lungara del medagliere di Cristina di Svezia. La proposta di Falconieri non ebbe seguito, ma l’opera giunse in data imprecisata a Firenze. Nel 1699 è attestata tra i beni lasciati in eredità a Cosimo III da Apollonio Bassetti, segretario del granduca. Dagli inventari delle collezioni medicee del 1704 e del 1714 si apprende che era esposta nella Stanza dell’Ermafrodito, dove, oltre alla scultura dell’Ermafrodito dormiente, erano esposti dipinti, disegni, cere, cristalli, diaspri, marmi antichi. Nel 1775, con il riordino della Galleria promosso da Pietro Leopoldo, la valva di dittico venne spostata nel Gabinetto dei Bronzi Antichi, nell’armadio XI, dove rimase fin all’ingresso al Bargello nel 1879
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900645430
  • NUMERO D'INVENTARIO Bargello Avori 8
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA I Musei del Bargello - Museo Nazionale del Bargello
  • ENTE SCHEDATORE I Musei del Bargello - Museo Nazionale del Bargello
  • DATA DI COMPILAZIONE 2008
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2022
  • ISCRIZIONI in alto - ANIC(IUS) FAVST(US) ALBIN(US) BASILIVS V(IR) C(LARISSIMUS) - lettere capitali - a incisione -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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