santi; annunciazione

pastorale ca 1360 - ca 1400

Pastorale con bastone composto da 16 cilindro cavi in osso, connessi in gruppi di quattro a formare segmenti lunghi 34 cm. Questi sono scanditi da nodi più sporgenti e incastrati con un sistema a viti e perni dello stesso materiale (solo uno dei perni, tra il primo e il secondo segmento dall'alto, è in legno). Nodo architettonico, formato da placchette a forma di edicola, dipinte con un arco inflesso dal profilo trilobo; all'interno sono raffigurati busti di santi, in gran parte perduti. Dalle fauci di un drago, si diparte il riccio, anch'esso composto da più segmenti, con voluta a un solo giro e sezione poligonale. Esso termina con una testa di serpente, su cui poggia la figura a tutto tondo di un angelo. All'esterno della voluta del riccio, fogliette

  • OGGETTO pastorale
  • MATERIA E TECNICA avorio/ intarsio/ doratura/ pittura
    LEGNO
    osso/ doratura, pittura
  • MISURE Altezza: 180 cm
  • AMBITO CULTURALE Manifattura Veneziana
  • ALTRE ATTRIBUZIONI ambito toscano
    ambito fiorentino
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Musei del Bargello - Museo Nazionale del Bargello
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo del Bargello
  • INDIRIZZO Via del Proconsolo 4, Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il riccio di pastorale presenta nel nodo architettonico busti di santi dipinti, di cui si può riconoscere solo San Pietro. La voluta del riccio termina con la testa di un serpente dalle cui fauci spunta una lingua rossa, secondo un'iconografia frequente nei pastorali fin dall'XI secolo, che rinvia al bastone di Aronne miracolosamente tramutato in serpe (Chiesi in Ciseri 2018, p. 279). Al centro del riccio, era rappresentata a tutto tondo l'Annunciazione, di cui ora rimane solo la figura mutila dell'angelo. Stando all'iscrizione su una fascetta applicata sul bastone, il manufatto è appartenuto a Jacopo Altoviti, monaco domenicano assunto alla sede vescovile di Fiesole (1390-1408). Ciò trova conferma anche dalle imprese araldiche che si intravvedono nella zona del fusto tra il nodo e il riccio. E' pervenuto al Museo nel 1867 dal Convento di S. Maria Novella, dove Jacopo Altoviti divenne monaco e, alla morte, fu sepolto. Il pastorale è ricordato a Santa Maria Novella almeno dal 1755, quando viene descritto già mancante della Vergine annunciata. Reso noto da Galletti nel 1873 come opera del XII secolo, è stata in seguito collocata nel Trecento da Campani (1884) e Supino (1898). Cronologicamente è stato quindi ancorato alla biografia di Altoviti (Chiesi in Ciseri 2018, p. 279). Quanto all'area di produzione, la critica ha individiato caratteri intermedi tra i pastorali veneziani e toscani (Tomasi 1999). In seguito Liscia Bemporad (2015) per la sua provenienza storica lo riconduceva all'area fiorentina; Chiara Pallucchini (2015) alla sfera lagunare per la foggia degli archi del nodo. Chiesi, infine, pur dubitativamente, si orientava verso una produzione veneziana per le "finestrature trilobe ad arco inflesso con crochets prossimi a quelli che si ritrovano nell'architettura veneta"; per le analogie tra le figure e quelle della cultura pittorica veneziana di secondo Trecento; per l'affinità dell'angelo con la scultura eburnea dell'ambito degli Embriachi e delle botteghe loro coeve (in Ciesri 2018, pp. 279, 282). Confronti si possono instaurare con: due pastorali del Museo dell'Opera del Duommo di Siena, per l'impianto generale e le placchette del nodo; con un esemplare dell'Art Institute di Chicago (inv. 1974.84), con la voluta composta da segmenti in avorio, decorazione policroma e invocazione mariana. Un altro confronto è con il pastorale del Kunsthistorisches Museum di Vienna, ricondotto da Tomasi all'area veneta dell'ultimo terzo del Trecento. L'intaglio secco e semplificato, secondo Chiesi, testimonia che il pastorale in esame appartiene a una lavorazione seriale, tipica delle botteghe venete di fine Trecento (Ivi, p. 282)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900645302
  • NUMERO D'INVENTARIO Bargello Avori 4
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA I Musei del Bargello - Museo Nazionale del Bargello
  • ENTE SCHEDATORE I Musei del Bargello - Museo Nazionale del Bargello
  • DATA DI COMPILAZIONE 2007
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2022
  • ISCRIZIONI fascetta applicata sulla parte alta del bastone - Pastorale di Monsig.r Jacopo Altoviti già Domen.no Vesc. di Fiesole - a inchiostro - italiano
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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