tovaglia da credenza - manifattura italiana (inizio sec. XX)

tovaglia da credenza, ca 1900 - ca 1910

L'esemplare ha forma rettangolare lunga e stretta ed è diviso in 19 strisce decorative di merletti a fuselli, alternate a strisce di velluto : inizia con una striscia di velluto ad un corpo con un motivo ondulato in orizzontale, da cui nascono elementi vegetali,segue un alto bordo di merletto a maglia romboidale con una armella centrale, segue la stessa striscia di velluto cui ne è attaccata una altra di merletto a fuselli con motivi a 'serpentina', disposti su due file parallele e sfalsate, uniti da barrette semplici e triple. In successione vengono ripetute, nello stesso ordine detto, le strisce decorative, con l'unica variante che i motivi a serpentina sono rivolti per due volte in opposta direzione, da sinistra a destra. L'esemplare è decorato alle estremità dei lati brevi da un ampio bordo a fuselli con un motivo continuo con andamento serpentino abbinato con armelle a punto stuoia, rifinito da ventagli a punto tela, disposti in alternanza con la forma ansata creata dal nastro. Uno solo dei lati lunghi è rifinito da punte triangolari a fuselli

  • OGGETTO tovaglia da credenza
  • MATERIA E TECNICA filo di canapa/ lavorazione a fuselli
    seta/ velluto cesellato
    filo di lino/ lavorazione a fuselli
  • AMBITO CULTURALE Manifattura Italiana
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo di Palazzo Davanzati
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Davanzati già Davizzi
  • INDIRIZZO Via Porta rossa, 13, Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Simile come impostazione al pezzo in collezione Inv. Stoffe 2508, e presenta la lavorazione a fuselli tipica di San Sepolcro, riconoscibile nella fascia con il decoro a serpentina, generalmente chiamato ' a bachino' ,della manifattura di Ginna Marcelli ( M. Carmignani , Merletti in Toscana tra Otto e Novecento, in D.Davanzo Poli, Cinque secoli di merletti europei. I capolavori, Burano,1984,p.152) Questo tipo di fondo caratterizzato da una forma particolarmente mossa, era tuttavia ripreso ed insegnato anche a Cantù , dove era denominata 'rete di San Sepolcro '(M.L.Rizzini, Merletti a Cantù, Cantù,1994, p.173). Infatti in molti centri manufatturieri italiani,oltre alla Toscana e alla Lombardia, il Friuli, la Costa Ligure, gli Abruzzi, la produzione dei primi Novecento è varia nella ricerca continua di disegni e nuove reti di fondo , ma allo stesso tempo omologata e caratterizzata da manufatti piuttosto consistenti, eseguiti in lino , canapa e cotone. Il manufatto era probabilmente utilizzato su una cassapanca o in una credenza e non su un tavolo, per la mancanza di rifinitura da un lato
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900644391
  • NUMERO D'INVENTARIO Stoffe 2509
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA I Musei del Bargello - Museo di Palazzo Davanzati
  • ENTE SCHEDATORE I Musei del Bargello - Museo di Palazzo Davanzati
  • DATA DI COMPILAZIONE 2007
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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