giraletto - manifattura siciliana (?) (inizio sec. XX)

giraletto, ca 1900 - ca 1910

La tela di lino bianco presenta un bordo inferiore, ricamato su sfilatura a punto cordonetto, e cinque strisce verticali, lavorate con la stessa tecnica, ma con un disegno più sommario e di dimensioni ridotte. Il bordo ricamato, disposto orizzontalmente per tutta la lunghezza della tela, presenta il disegno di un tralcio vegetale ad asse centrale, stilizzato, da cui nascono volute anche esse geometriche, ma mosse e leggermente ondulate. Il modulo, ripetuto regolarmente, viene usato capovolto, in modo che la parte superiore si trovi nella parte inferiore e viceversa. Il disegno è delimitato da due strisce, ricavate dalla stessa tela per fungere da bordo superiore ed inferiore, con una quadrettatura di fondo e un fiorellino stilizzato, ripetuto regolarmente rivolto verso destra, in quella superiore, e verso sinistra in quella inferiore. Le cinque strisce verticali presentano, sulla stessa quadrettatura, ricavata dalla sfilatura, una greca a zig-zag, con uno stilizzato fiorellino al centro. Gli orli di tutte le strisce sono a punto a giorno, mentre il bordo esterno presenta una rifinitura di frange in filato di seta

  • OGGETTO giraletto
  • MATERIA E TECNICA tela di lino/ sfilatura/ ricamo in cotone
  • AMBITO CULTURALE Manifattura Siciliana
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo di Palazzo Davanzati
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Davanzati già Davizzi
  • INDIRIZZO Via Porta rossa, 13, Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il lavoro ha le caratteristiche tecniche degli sfilati siciliani detti 500, con una quadrettatura traforata risultante dai fili sottratti e dai fili lasciati con regolarità nelle due direzioni della tela; il disegno è rappresentato dalla parte di tela rimasta senza ricamo. Questi sfilati, di antica tradizione siciliana, nei primi decenni del 900 erano prodotti in grande quantità dal 'Laboratorio di sfilati siciliani d'Arte' a Vittoria in Provincia di Ragusa, centro rinomato ed insignito di numerose onorificenze. (L. Petrali Castaldi, L'opre Leggiadre' I lavori femminili nelle Regioni italiane, Milano 1927, pp. 268-271). Il disegno è nel gusto storicistico del XIX e XX secolo in quanto si ispira ai motivi di Giovan Andrea Valvassore, detto il Guadagnino, Esemplario di Lavori (ristampa anastatica Bergamo, 1910) del 1530 o dell'Ostaus, , del 1561 (ristampa anastatica Bergamo 1909)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900644352
  • NUMERO D'INVENTARIO Stoffe 1516
  • DATA DI COMPILAZIONE 2007
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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