processione in Piazza Duomo

dipinto, ca 1620 - ca 1630

n.p

  • OGGETTO dipinto
  • AMBITO CULTURALE Ambito Fiorentino
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria Palatina e Appartamenti Reali
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Pitti
  • INDIRIZZO Piazza de' Pitti 1, Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La lunetta fa parte di una serie di quattro, raffiguranti delle processioni, o forse momenti della stessa processione, per le strade e le piazze cittadine; tre di esse sono conservate nei depositi della Galleria Palatina e raffigurano la Processione in Via dei Servi (1890/ 2592), la Processione in Piazza Duomo (1890/ 2597), la Processione in Piazza della Signoria (1890/ 2601). La quarta raffigura la Processione in Piazza Pitti, che tra le quattro fornisce maggiori indizi per una possibile collocazione cronologica. Nulla sappiamo infatti dell'occasione per la quale furono realizzate, o del loro autore, che sembra riconoscibile tuttavia in un'unica mano: risulta abbastanza difficile anche una loro precisa datazione. Il formato a lunetta adatto ancora ad ambienti tardo rinascimentali e la foggia delle vesti dei personaggi raffigurati, nonchè alcuni particolari architettonici presenti nelle vedute consentono di datare le quattro lunette, entro la prima metà del XVII secolo. La veduta di Piazza Pitti, secondo le ipotesi avanzate dal Fossi, propone il progetto di Giulio Parigi che fu proposto a partire dal 1620; per questo motivo lo studioso ha attribuito le quattro vedute cittadine allo stesso architetto. Berti propose di riconoscere nelle lunette una processione avvenuta per impetrare la guarigione di Cosimo II de' Medici nel 1621. Maria Sframeli, che nella processione in Via dei Servi riconosce la presenza della granduchessa madre Cristina di Lorena, in abiti vedovili e della più giovane Maria Maddalena d'Austria, moglie dello stesso Cosimo II ritiene possibile ricollegare la processione con un episodio narrato dal diario di Cesare Tinghi (conservato ms alla Biblioteca Nazionale di Firenze) nel quale si fa riferimento ad un evento del 1 gennaio 1621 nel quale il papa Paolo V concesse l'indulgenza a chi avesse visitato la cattadrale di Santa Maria del Fiore e vi si fosse confessato e comunicato. In tale occasione il granduca donò un reliquiario per il legno della Santa Croce alla Basilica della SS. Annunziata che fu portato processionalmente per le vie cittadine. Le quattro lunette, pur nella loro falsatura, spazi troppo dilatati e edifici molto allungati, costituiscono un importante documento iconografico per il vedutismo della città. Le quattro lunette sono ricordate nella Guardaroba granducale in un inventario del 1692. Successivamente negli inventari settecenteschi sono citate come opere del XVIII secolo attribuite a Giuseppe Maria Terreni (Sframeli)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900642403
  • NUMERO D'INVENTARIO Inv. 1890, 2597
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
  • DATA DI COMPILAZIONE 2007
  • ISCRIZIONI sul davanti - 177 (nero) - a impressione -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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